Matrimoni fasulli, 8.000 euro per un si'. Da Napoli fino ad Avezzano
Sposarsi per amore sarebbe la norma.
Spesso, pero', lo si fa per altri motivi.
Prendiamo per esempio il caso di uno straniero sbarcato clandestinamente in Italia che intende regolarizzare la propriaposizione.
In questo caso il tizio, o la tizia, convola a nozze con un italiano, o una italiana.
Al momento cruciale il pistolotto dello sposo alla sposa, o viceversa, e' il seguente:
“Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.
O almeno fino a quando un permesso di soggiorno non sarà pronto.
Ogni matrimonio celebrato prevedeva il pagamento di un corrispettivo, solitamente tra i 6.000 e gli 8.000 euro, da ripartire, poi, tra il “coniuge” italiano, l’“agente matrimoniale”
E si', e' stata appena scoperta una vera e propria agenzia matrimoniale - il cui personale e' tutto femminile – che ha organizzato almen 40 matrimoni fittizi, con un volume d’affari di quasi 200mila euro.
Il gruppo criminale – capeggiato dalla 60enne Matilde Macciocchi - era ramificato nei comuni di Napoli, nel Casertano, tra Castel Volturno, Mondragone e San Cipriano d’Aversa, e ad Avezzano, in provincia dell’Aquila.
Secondo gli inquirenti gli indagati organizzavano “matrimoni di comodo” tra cittadini italiani compiacenti ed extracomunitari, senza il permesso di soggiorno, in cambio di denaro.
L’ordinanza cautelare, emessa dall’ufficio gip di Napoli, è stata eseguita nelle province di Napoli, Caserta, Bergamo e Milano, a conclusione di un’attività investigativa, avviata nel luglio 2019. È stata individuata una consolidata organizzazione che aveva come finalità principale il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sul territorio italiano. I cittadini italiani percepivano, in cambio della loro disponibilità, un corrispettivo in denaro, mentre ai cittadini extracomunitari veniva richiesta per il servizio una cifra compresa fra i 5mila e i 6500 euro in contanti. In questo modo gli stranieri avevano la possibilità di richiedere il rilascio del permesso di soggiorno.
Nel corso dell’attività d’indagine sono stati riscontrati più di 40 matrimoni fittizi, con un volume d’affari di quasi 200mila euro.
Secondo la Dda l’organizzazione era capeggiata proprio da Matilde Macciocchi – nota proprio con il nome della “maga dei promessi sposi” – ed è composta soprattutto da donne l’organizzazione a delinquere. Delle diciotto le misure emesse dal gip di Napoli tredici riguardano appunto donne. La base del gruppo era nel quartiere napoletano di Ponticelli. In carcere anche la donna considerata la factotum Antonietta Noletto.
Zia Maria è una “vecchia conoscenza” dei finti matrimoni, già in passato arrestata e indagata per gli stessi fatti; emblematico un articolo di giornale del 2012 allegato agli atti dagli inquirenti, dal titolo “Donna Matilde, maga dei promessi sposi”.
MATRIMONI FINTI OVUNQUE
Le cronache italiane sono piene zeppe di casi riguardanti i matrimoni di comodo per ottenere permessi di residenza o di lavoro. Il fenomeno e' comune in quasi tutti i Paesi europei.