AAA, cercasi soggetti per Controsport.Una volta persi la chance di intervistare Dio

Dio e Adamo nel cielo della Cappella Sistina

Dio e Adamo nel cielo della Cappella Sistina

Vi propongo una mia idea, inedita e decisamente strambalata, nata dalla necessita’ di riempire gli spazi vuoti di queste piacevoli ma interminabili giornate.

In fondo, quante ore un cristiano umano puo' stare nell'orto, in piscina, al computer, davanti alla Tv o attaccato alle sottane della signora moglie?

Chiedo, dunque, lavoro virtuale, e invito gli amici (blog e Facebook) di segnalarmi una parola qualsiasi, un nome, un cognome, un nomignolo, un sostantivo, un aggettivo, un concetto, una frase, un proverbio, un detto antico.

Parole e concetti su tutti gli argomenti, eccetto politica, in particolar modo quella italiana, ma per Trump esercito diritto di eccezione.

Da quello che proporrete mi inventero’ un Controsport di almeno cento parole che pubblichero' sul blog.

Vogliamo provare?

Molti dei miei amici hanno lingua forbita e concetti scolpiti nella pietra

Forza compagni di merenda - e qui ne nomino alcuni, tutti sarebbe eccessivamente lungo – fatevi vivi e partorite qualche idea: Filippo Didiano, Frank D'Angicco, Nino Cioppa, Salvatore Marra, Vito Caressa, Gregory Renato Ciolfi, Alberto Milan, Ciccio Bonofiglio, Frank Riga e tutti i friends vicini e lontani - proponete e vediamo cosa salta fuori.

Quando rispondete – piu' di uno, ci scommetto la casa, non si lascera' scappare l'occasione - scrivero' il vostro Controsport personalizzato, in ordine, chi prima arriva...

Qualora non mi sia spiegato bene e per evitare fischi e fiaschi, vi faccio un esempio.

Da qualche tempo leggo - e un poco rifletto - i post di Padre Gianni Carparelli.

Ecco, partendo dall'amico prete arrivo al suo superiore, Dio.

Nel senso che sara' Lui, per cosi' dire, il soggetto della storia, vera, vi giuro, che state per leggere.

Un giorno di molti anni fa ero al Corriere che pestavo, con due dita, sulla cara vecchia sputaparole.

Allora fumavo come un turco, normalmente avevo due sigarette accese, una in bocca, l'altra nel portacenere.

Dunque, trilla il telefono.

“Pronto, sto parlando con Sparano?” mi chiede una voce robusta ma anziana.

*Sono io – rispondo – in cosa posso essere utile?

“Nel mondo c'e' troppa cattiveria, dovresti scrivere degli articoli per promuovere la bonta'”.

*Io scrivo di sport non di problemi sociali, ma voi chi siete, presentatevi”

“Sono Dio”.

*Non ho capito, avete detto... Dio…dato, Diodato?

“Figlioletto bello, ho detto proprio Dio, sono il Signore, il Padreterno...”, tuona benevolmente l'interlocutore.

*A prima botta il fumo mi va storto nel gargarozzo, tossisco di brutto, poi rilancio: “Ah, siete il Padreterno? Chiedete articoli per far diventare piu' buono il mondo? Sono d'accordo, ma sarebbe opportuno incontrarci, incontrarci non lassu' da Voi, ma su questa terra, ora, oggi, immediatamente”.

Lui, Dio, non risponde subito. Ed io rincaro: “Se vi fate intervistare prendiamo due piccioni con una fava, Voi avrete i vostri articoli buonisti, io riscrivo la storia del giornalismo perche' nessuno ha mai intervistato, personalmente di persona, il Padreterno”.

Altra breve pausa di riflessione, poi un sospiro rassegnato arriva dalla cornetta: “Va bene, mi hai convinto. Ci incontreremo ma non subito, ora ho da fare”.

Immediata la mia risposta: “Ma Voi siete in tre - Padre, Figlio e Spirito Santo - o no? Due possono andare a fare la spesa, uno resta a parlare con me, mi date l'indirizzo?”.

Clic, comunicazione interrotta e chance divina perduta.



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