Controsport, c’e’ chi compra bene con poco e chi spara alla chiesa e colpisce il campanile


Ibra gioca da fermo ma a volte e’ troppo intelligente per essere capito dai compagni

Ibra gioca da fermo ma a volte e’ troppo intelligente per essere capito dai compagni


TORONTO, 15 luglio – C'e' chi compra gente bollita, vedi Inter soprattutto ma anche Juve, Napoli e Brescia.

E c'e' chi trova elementi che fanno la differenza per quattro soldi, si fa per dire.

Vedi l'Atalanta, il club della citta' piu' massacrata da coronavirus, Bergamo.

I nerazzurri del biancocrinuto Gasperini sono ormai anni che celebrano le nozze con i fichi secchi.

Oggi sono laddove Juve e Napoli sognano di arrivare - i quarti della Champions - mentre in campionato potrebbero aspirare allo scudetto se non ci fosse la Signora in versione “asso pigliatutto”, come al solito.

L'Atalanta ha un attacco titolare con la coppia Gomez-Duvan Zapata.

Quando i due debbono tirare il fiato, entrano le seconde linee, il croato Mario Paselic e l'ucraino Rustan Malinovskyi.

Il primo non e' titolare, quando entra segna gol a caterve.

Anche il secondo parte dalla panchina ed ha nello scarpino mancino una lupara caricata a pallettoni con i quali sfonda le reti dei nemici.

I due, Paselic e Malinovskyi, sono constati in tutto 30 milioni, dieci in meno di quasto ha speso il Napoli per portare in azzurro il messicano Lozano.

Chi dite ha fatto il migliore affare?

Questione di naso, of course, ma anche di gente che capisce dove, come e chi comprare.

Paselic, croato, classe 1995, viene dal Chelsea, ha girato mezza Europa, facendo intravedere le potenzialita' sulle quali l'Atalanta ha scommesso, vincendo.

Malincovskyi, ucraino, classe 1993, e' stato presto dal team belga Genk, ma e' crescito nel campionato ucraino dove ha giocato anche Papu Gomez.

Sara' stato il Papu , scommettiamo?, a segnalare il centrocampista con la lupara nel piede sinistro, Gasperini ha benedetto il suggerimento: “Prendiamolo”.

Inter al top nel mercato dei bolliti

Nel mercato dei bolliti ha attinto abbondantemente l'Inter, cominciando, forse, dalla panchina.

Antonio Conte ha un pedigree di tutto rispetto, ma fino ad ora in nerazzurro ha deluso al punto che potrebbe anche non finire la stagione.

A prescindere da Conte, coloro hanno autorizzato la campagna acquisti – Marotta, Ausilio, Zanetti e lo stesso allenatore – hanno sparato alla chiesa e colpito il campanile, ossia non si sono rafforzati pescando quattro elementi nel campionato inglese – Sanchez, Moses, Young, Eriksen – ed uno in quello spagnolo – Godin – gente alla frutta, almeno a giudicare da quando hanno reso fino ad ora.

Un giocatore arcibollito, e perfettamente inutile, lo ha preso anche il Napoli, ma Llorente e' stato un errore di Ancelotti, lo stesso dicasi di Lozano anche se ora il messicano sta dando segnali di vita.

Anche la Juve ha fallito un acquisto, Aaron Ramsey, che ha corso e stracorso per nove anni all'Arsenal.

Lecito il sospetto che da Londra sia arrivato a Torino con il serbatoio scarico.

Inoltre e’ storicamene provato che chi fa faville nelle Premiership una volta in Serie A diventa un pesce fuor d’acqua.

Ricordate Ian Rush nella Juve e Jimmy Greaves nel Milan?

Cristiano, la classe di non bollire

Anche Cristiano Ronaldo, da parte sua, si tiene gloriosamente fuori dal calderone dei bolliti grazie ai gol che riesce sempre a fare raschiando il fondo del barile della sua indiscussa classe, fiuto, tiro, colpo di testa, rigorista infallibile.

Fa ancora la differenza anche se non supera piu' nessuno in dribbling.

Alla Juve va bene cosi', ma l'ultima parola spetta alla corsa che conta, la Champions.

A Supermario non resta che...l'America

Restando in tema di acquisti fallimentari eccoci a Mario Balotelli, bollito nella testa e nel corpo, e' stato scaricato dal Brescia.

L’ex Supermario con l'Europa ha chiuso, li' non trova piu' squadre.

Gli resta la Cina, o l'America.

O forse farebbe meglio ad appendere le scarpe al chiodo.

Ibra, la classe non ha eta'

Considerato bollito, Ibra hanno smentito tutti, anche il sottoscritto che non credeva impossibile la sua...resurrezione italiana.

Zlatan veniva da soccer dove giocava praticamente da fermo.

Anche nel Milan non e' che si muove molto.

Ma sa dove mettersi per ricevere il pallone che poi smista con tocchi intelligenti, quasi sempre di prima, che a volte non vengono sfruttati dai compagni ignoranti del bel gioco.

A proposito del Milan, permettetemi una osservazione.

Il gioco dei rossoneri , a mio parere, mette gli avversari in difficolta' perche' passa, dagli attacchi frontali di sfondamento con Ibra e Rebic, agli affondi velocissimi in profondita' di Leao.

Contro la Juve e contro il Napoli la tattica, volontaria o non che sia stata, ha funzionato.

Lotito faceva meglio a non spingere

Lotito e' stato tra coloro che hanno spinto di piu' per far riprendere il campionato.

Non l'avesse fatto, ora potrebbe dire che alla sua Lazio hanno tolto la chance di vincere lo scudetto.

Invece si ritrova, purtoppo per lui, con una squadra di bolliti buona per il terzo posto, o quarto.

Troppe partite, un'abbuffata mai vista

Dopo un periodo di vacche magre e' arrivato il tempo di quelle grasse.

Nel senso che di questi tempi ci stiamo abbuffando di calcio.

Tra Serie A, campionato inglese via Dazn, e Mls ci sono partite ogni santo giorno, a volte tre o quattro in 24 ore.

Troppa grazia Sant'Anto'.

*Questa sera alle 8 pm c’e’ il derby Toronto Fc-Montreal Impact, diretta TSN alle ore 8 pm.

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