Bandiere al vento sognando un’altra St Clair
di Odoardo Di Santo
Con la partita Italia Turchia allo Stadio Olimpico di Roma Incomincia domani, venerdi’ 11, Euro 2020, il campionato di calcio europeo che per un mese ci terra' inchiodati davanti alla TV .
Con miliardi di persone in tutto il mondo assisteremo con ansia sperando nella la vittoria della nostra squadra del cuore e con disappunto se viene eliminata.
Sobbalzeremo eccitati quando i nostri eroi ci regaleranno momenti di alte prestazioni .
Secondo le regole del giuoco saremo i notai che ratifichireranno la eliminazione di squadra dopo squadra fino alla finale l’undici luglio allo stadio Wembley di Londra.
I guru che sanno tutto e predicono chi sono le squadre preferite e quali giocatori faranno la storia del campionato europeo riempiono i giornali e la marea di media con le loro proiezioni, analisi e giudizi che quasi sempre sono smentiti dai risultati finali.
Ci si perdoni se noi preferiamo giudicare i fatti dopo le prestazioni.
Un fenomeno rivelatore nel frattempo ci ha colpito.
Questa mattina nel garage ho trovato una banidiera italiana, tenuta gelosamente conservata da mio figlio William.
Nella nostra strada, di fronte a casa nostra il giovane figlio del vicino ha installato la bandiera italiana sulla macchina e sul cofano di un auto era dipinto con vernice una magnifica bandiera portoghese.
La bandiera di mio figlio e' reduce dal campionato del mondo del 1982, quandol’Italia vinse il Campionato del Mondo e che non sempre e' stata sventolata come nel 2018 quando l’Italia non si qualifico'.
Ricordo che, in Parlamento a Queen’s Park dove stavamo discutendo un noioso disegno di legge che non ricordo, ogni tanto mancava il numero legale perche' alla chetichella ce la squagliavamo per andare a vedere la partita.
Quando l’Italia vinse ed il Presidente Pertini sobbalzo' con l’irrefrerenabile entusiamo dei suoi 80 anni, era tale l’ecccitazione che piombando nell’aula dove aveva luogo il dibattito, intrruppi lo Speaker con una dichiarazione urgente ed annnunziai la vittoria dell’Italia.
La sera a St. Clair una marea di italiani e smpatizzanti celebrammo la vittoria tra migliaia e migliaia di tricolori.
Fu la prima volta che le bandiere divennero il simbolo dell’identificazione popolare e spontanea di ogni comunita' con la propria squadra, senza sottotoni politici e meno ancora nazionalisti.
Fino ad allora specialmente nei paesi con storia di dittatura alla spalle la bandiere era stata di solito il simbolo identificato con il dittatore di turno.
In paesi come la Germania , anche quando la squadra tedesca che ha sempre dimostrato di avere la stoffa dei campioni e che ha la mia ammirazione, la bandiera non veniva mai esposta per non risvegliare memorie che si preferiva dimenticare.
M a quando la Germania vinse il campionato del mondo la bandiera tedesca riapparve per le strade alla grande e divenne per i tedeschi il simbolo dell’orgoglio per la propria squadra.
E' una gioia oggi vedere i niptoi di chi celebro' la vittoria mdel 1982 a St. Clair prepararsi a sventolare il tricolore con genuino entusiasmo.
E' bello in un mondo dove purtroppo c’e' tanta violenza e tanto odio.
Piace anche pensare che in Canada lo sventolio delle bandiere e' stato anche favorito dalla politica multiculturale che promuove comprensione e condivisione dei valori con cui ogni gruppo etnico arricchisce il Canada.