Benevento, Conte ha “scognato” cinque sacchi di noci

Contadini con la “scogna”,  (strumento per scognare) era un particolare attrezzo agricolo costruito artigianalmente, composto da un lungo e robusto bastone cui era collegato, tramite dei legacci resistenti, un bastone altrettanto robusto e…

Contadini con la “scogna”, (strumento per scognare) era un particolare attrezzo agricolo costruito artigianalmente, composto da un lungo e robusto bastone cui era collegato, tramite dei legacci resistenti, un bastone altrettanto robusto e nodoso di un metro circa, a mò di maglio. Il suddetto attrezzo serviva a trebbiare, praticamente a forza di braccia, i mannelli di grano oppure gli arbusti dei legumi liberando la semente dalla pula, dalla paglia del grano, dai baccelli delle fave, dei piselli e delle lenticchie. Si usava anche per far cadere le noci dagli alberi.

Di questi tempi le noci sono pronte per essere a “scognate” , farle cioe' cadere dagli alberi utilizzando la “scogna”, il bastone legato ad un altro bastone che serviva a trebbiare anche e specialmente il frumento, grano, orzo avena e compagnia bella.

Benevento, si sa, e' la citta' della Strega, quella in bottiglia, e quelle nell'immaginifico dei superstiziosi, che la tradizione vuole si riunissero sotto la noce.

La riunione c'e' stata anche oggi, ma e' comiciata male (gol dopo un paio di sospiri e tre passaggi) e finita peggio con una manita al passivo.

Nella circostanza le streghe giallorosse hanno visto, scusate il pasticcio di parole, le strege nerazzurre utilizzare la “scogna” come se fossero contadini avvezzi a lavorare, duro, con le braccia, invece che con i piedi.

Coraggio, comunque. La “scognata” rimediata deve eessere presa come un gavettone di acqua gelata sulla testa, un brusco ritorno alla realta' dopo la sbornia di Doriana memoria.

Perdere con una candidata allo scudetto ci sta tutta, i punti per restare in A gli Stregoni debbono cercarli contro altri avversari, in particolar modo quelli di modesta levatura come la loro.

Per quanto riguarda l'Inter, va ricordato che lo scudetto si vince facendo bottino pieno in provincia, non lasciare punti per strada, per poi darsi da fare negli scontri diretti con le altre grandi.

A Benevento, don Antonio di Lecce ha cambiato tre quarti di squadra rispetto al debutto con la Fiorentina. Tra i titolari stavolta c'era tale Hakimi che ha fatto il fenomeno.

Se non e' una meteora, se gioca cosi' anche contro avversari piu' tosti, Conte non si strappera' per disperazione la folta, e costosa, capigliatura.

Mercoledi' nero degli Inzaghi, Simone peggio di Pippo

Giornata funesta per gli Inzaghi che hanno beccato 9 gol in due.

I cinque di Pippo sono comunque meno pesanti dei quattro di Simone.

L'aquila laziale, infatti, vuole volare alto, ma al primo ostacolo pesante e' stata impallinata dall'Atalanta, una grande di fresca nomina, che non finisce di stupire.

Napoli, tutti sani e felici verso la Juve

E' sorprendente che nessuno dei giocatori del Napoli sia stato infettato dagli incontri ravvicinati con gli avversari del Genoa.

“Andate, giocate e vincete” hanno detto gli artisti del tampone, chiaramente di fede azzurra, dopo i risultati negativi. Gattuso per una volta ha “ringhiato” di sollievo.

Domenica tastera' il polso della Signora di Pirlo per cercare di capire da che parte spira il vento.

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