Compensation Board: 20 anni di errori sulla pelle degli infortunati
di Odoardo di Santo
Il WSIB di nuovo nella bufera. Questa volta per un errore colossale. Dovra’ ripagare 42 milioni di dollari a 100 000 lavoratori infortunati che per un errore di codice commesso dal Board avevano ricevuto meno di quanto dovuto.
Si tratta di somme fino a 40 mila dollari.
Senza che nessuno al Board se ne sia accorto eccetto un lavoratore infortunato che ha dovuto lottare per vedere riconosciuto l’errore appellando il diniego del WSIB fino al Tribunale..
Incredibile a dirsi per 20 anni.
Da una parte c’e’ l’aspetto morale che ha visto gli infortunati privati di diritti sanciti dalla legislazione corrente di cui i lavoratori hanno sperimentato per decenni le misure restrittive.
Dall’altra c’e’ l’incompetenza e la negligenza di una organizzazione ostinata a non correggere un errore di codice per venti anni.
Il presidente ed amministratore delegato del Board Jeff Lang se ne e’ uscito con una battuta spiritosa”We screwed up”,in parole povere “abbiamo fatto un casino”.
Facendo una mezza ammissione a denti stratti per riconoscere che i lavoratori hanno diritto di essere frustarti “workers have the right to be frustrated”.
Come se ci fosse da aspettarsi che i lavoratori gioissero di essere stati vittime di una fregatura durante due decenni.
Il WSIB sta ora inviando lettere a piu’ di 100 000 infortunati informandoli della meschina figura e che saranno rimborsati una volta che il portale del WSIB confermera’ la loro identita’. Vedremo.
Per il ministro del lavoro Monte McNaughton tutto sembra bene anzi si e’ affrettato a lodare (proprio cosi lodare) lo sforzo del WSIB di corregere l’errore.
Senza arrossire ha aggiunto che: “Noi abbiamo designato una nuova leadership al WSIB con il mandato di mettere la casa in ordine ed e’ esattamente cio’ che stanno facendo”.
Incidentalmente Jeff Lang e’ stato nominato presidente Ceo nel mese di Febbraio 2022, ben 19 mesi fa.
Ma l’errore va indietro al 1998 quando fu cambiato il metodo di calcolo dei benefici sulla base del costo della vita.
‘Fu un errore umano-dice Jeff lang…._ un errore di codice….gli assegni sono stati spediti e nessuno se n’e’ accorto”.
Per lui fine della storia.
Venti anni dopo nel 2018 il codice fu riscritto, questa volta con gli ammontari corretti.
Ma nessuno si accorse dell’errore iniziale.
Proprio nessuno dei 3040 dipendenti del WSIB?
E non che il WSIB non fosse informato.
Anzi un infortunato chiese al Board di correggere l’errore che lo riguardava.
Ma il Board come di consuetudine nego’ il reclamo.
L’infortunato dovette sobbarcarsi a fare appello al Workplace Safety and Appeal Tribunal ( WSIAT) che nel 2019 decise a favore del lavoratore perche’ era stato….”shortchangend” dal sistema (la sentenza usa proprio questo vocabolo che in italiano puo’ significare imbrogliato ).
Dovette intervenire anche la OFL( Ontario Federation of Labour) per vincere le resistenze del Board ad applicare la sentenza del Tribunale.
Il Board vuole chiudere al piu’ presto l’imbarazzante faccenda .
“Questo e’ il meglio che possiamo fare”, ha dichiarato il Presidente del WSIB. Come al solito.
Ma la presidente dell’OFL Patty Coates ha fatto notare che non tutto va bene madama la marchesa.
Questo colossale errore e’ un altro segno di un sistema “broken”( marcito, guasto).
Ci vuole molto piu’ di un gesto di buona volonta’ del Board per riparare un sistema che lavoratori e vedove vedono come “fallito e incline a favorire gli interessi dei datori di lavoro” .
Come e’ avvenuto fin dal 1914 quando in Ontario fu stabilito il Workers Compensation Board.
Il sistema ha bisogno di una riforma profonda che ne faccia un organo indipendente fondato sul principio di giustizia per i lavoratori infortunati vittime di incidenti sul lavoro.
Altrimenti per avere i propri diritti i lavoratori infortunati dovranno lottare ed essere soggetti a frustrazioni e delusione anche quando si tratta di un errore di codice.