FRATTESI…. D”ITALIA
Fratelli d’Italia, l’Italia s’e’ desta.
Il verso iniziale dell’inno cade a fagiolo visto come sono andate le cose con l’Ucraina.
Il match winner e’ stato infatti Frattesi, uno dei nuovi con i quali Spalletti ha rigenerato l’Italia.
Gli azzurri hanno vinto giocando meglio, molto meglio, di quando avessero fatto in Macedonia.
Il merito e’ dei “nuovi” che Spalletti e’ stato costretto a schierare e che hanno indotto tutti gli altri a dare a San Siro quello che non hanno dato in Macedonia: massimo impegno a supporto di schemi di gioco non perfetti ma efficaci per il numero delle palle gol create.
Frattesi merita baci e abbracci da parte di noi tutti per la freddezza da goleador con la quale ha segnato la doppietta che ci tiene in corsa per la qualificazione.
I due gol sono venuti grazie a due regali degli ucraini, ma anche quello subito e’ stato un mezzo regalo, non per l’”assist” di DImarco, ma perche’ Donnarumma non e’ uscito per bloccare il passaggio filtrante che ha dato inizio all’azione.
Negli ultimi minuti ‘Italia non e’ arretrata di botto, non si e’ disunita, anche ha sfiorato il terzo gol in almeno due occasioni, una con la traversa di Locatelli. A proposito, Locatelli potrebbe essere per la Nazionale quello che Lobokta era per il Napoli di Spalletti, un uomo d’ordine collante tra difesa ed attacco.
Che Italia vedremo alla terza di Spalletti?
A questa domanda per ora non ci sono risposte. Il passato insegna che ogni CT difficilmente rinnova la nazionale, vedi per esempio Mancini che ha fallito la qualificazione mondiale per riconoscenza verso gli artefici del trionfo europeo.
Spalletti non ha obblighi, o debiti da pagare a nessuno dei nazionali. Puo’ scegliere chi vuole, dove vuole. La Serie A non ha fenomeni italiani ma una nazionale decente e’ sempre possibile. A patto che i calciatori scelti giochino per la nazionale mettendocela tutta, sempre e comunque.