Da Toronto a Napoli per vedere il Napoli vincere il suo primo scudetto

Il gruppo di tifosi in partenza per assistere a Napoli-Juve match decisivo per lo scudetto 1986-87

Il gruppo di tifosi in partenza per assistere a Napoli-Juve match decisivo per lo scudetto 1986-87

TORONTO, 11 maggio 2020 – Ieri, il 10 maggio di 33 anni fa, il Napoli vinceva il suo primo scudetto pareggiando a Firenze 1-1 (rete di Carnevale e prima rete in viola di un certo Roberto Baggio).

Era il Napoli di Maradona, di Careca, di Giordano, di Bagni e di un certo Ciccio Romano.

Chi era Romano?

Era un centrocampista arretrato, napoletano di nascita, che il club azzurro aveva comprato dal Milan (2.1 miliardi) proprio all'inizio di quella magica stagione del primo scudetto (1986-87).

Ciccio Romano lo ricordo come fosse ieri mentre calciava a rete, da posizione defilata, la palla che avrebbe piegato la Juve di Platini e permesso al Napoli di mettere le mani sul primo agognato scudetto.

A quella partita assistemmo una trentina di tifosi di Toronto.

Il gruppo fu organizzato dal mitico, indimenticabile, Gino Ventresca.

La partita era importante, cruciale per il Napoli contro la concorrente diretta, poi staccata di tre punti nella classifica finale.

Allora la vittoria valeva ancora due punti, al campionato partecipavano 16 squadre.

Per noi italo di Toronto quel Napoli-Juve del 29 marzo era l'occasione per vedere dal vivo il mitico Maradona che l'anno prima aveva vinto il Mondiale in Messico dando anche due schiaffi all'Inghilterra.

Maradona diede a Renica la palla dell'1-0 (gran tiro e mezza papera di Tacconi), poi mise lo zampino nel gol risolutore di Romano.

Diego Armando Maradona, nella primavera del 1994, venne a Toronto per la fase di preparazione al mondiale Usa 94.

Si alleno' per un mese agli ordini di Ben Johnson con sedute massacranti in campo e in palestra.

Diego in questo suo primo soggiorno torontino, lavorava sodo e parlava poco, specialmente con i media.

Ma che odiasse Blatter non lo nascondeva: “E' disonesto – diceva – a noi ci ha rubato un titolo mondiale”.

El Pibe si riferiva alla finale di Italia 90 quando la Germania si impose all'Argentina con rigore concesso per un fallo compiuto cinque metri fuori dall'area.

Maradona era orgoglioso per quanto fatto all'Inghilterra con il celebrato episodio della Mano de Dios e con lo storico, incredibile, gol coast-to-coast del raddoppio.

Un'altra rete che ha sempre ricordato e' quella segnata a Tacconi: “Era punizione a due, stavamo a 10 metri dalla porta, davanti avevamo tutti e 11 i giocatori della Juve. De Napoli non mi voleva toccare la palla, poi la fece rotolare dieci centimetri ed io l'infilai laddove Tacconi non poteva arrivare”.

Maradona venne a Toronto anche nel 1996 quando il presidente dell'allora Toronto Italia, Pasquale Fioccola, lo convinse con un ricco ingaggio a disputare il primo tempo con la maglia azzurra, il secondo con quella della selezione Nsl.

Diego in quel match realizzo' un gol direttamente da calcio d'angolo.

Da calciatore fu quello il suo ultimo canto del cigno.

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