*E' un campionato di Serie B ma ha qualcosa da insegnare al grande calcio
di Nicola Sparano
TORONTO – Dopo la pubblicazione del post “Furoreggia il Made in Italy, Bernardeschi con Insigne e Criscito”, tra i tanti commenti mi ha fatto riflettere quello a firma di un mio vecchio concittadino di Telese Terme, Sergio Butta'.
Sergio ha sottolineato il declino del calcio italiano che prima attraeva autentici fenomeni mentre oggi esporta stelle cadenti in campionato di Serie B: “Povera Italia ! Prima, importavamo costosi campioni ed esportavamo campioni in squadre leader mondiali, ora importiamo giovani ed esportiamo stelle cadenti verso squadre di campionati di ... serie B che pagano più di noi”.
E' vero, il campionato del Toronto Fc, e quindi della Mls, rispetto all'Italia e' un campionato di Serie B.
Tecnicamente, tatticamente e spettacolarmente non c'e' paragone, il calcio vero batte il soccer almeno 4-0.
Il campionato Mls, comunque, ha anche qualcosa da insegnare al grande ca;lcio.
Cito, a braccio.
Salary Cup,club finanziaramente sullo stesso piano.
Il salary cup della MLS è di 4,9 milioni di dollari: questo è il budget salariale, imposto a tutti i 27 club del campionato. Questo denaro è l'importo che le squadre possono spendere per gli stipendi dei 20 giocatori iscritti nei loro roster senior nel corso di una singola stagione. Tuttavia, le squadre MLS hanno la possibilità di utilizzare solo 18 giocatori nel loro roster senior, lasciando gli slot 19 e 20 aperti, potendo così spendere l'intero budget salariale per 18 giocatori. Pertanto, il massimo che un giocatore MLS non designato – come Mimmo Criscito - può guadagnare in una singola stagione è di $ 612.500. Per i designated player come Insigne non c'e' limite, possono dargli la luna e qualche pianeta.
Lo “scudetto” si decide dopo il playoff cui accedono 14 delle 28 squadre della Msl: il titolo, quindi, lo puo' vincere anche la settima.
Il sistema “video replay”, il Var della Mls, funziona al punto che soltanto in casi rarissimi influenza il risultato finale.
La lega Msl organizza il campionato, senza cercare di pilotarlo in nessuna maniera.
Non esistono ultras, i tifosi violenti con le mani e con i cori non fanno parte della cultura sportiva nordamericana per una semplice questione di educazione.
La maggior parte dei club ha stadi di loro proprieta', nuovi, funzionali, modernissimi, costruiti sulla falsariga dei centri commerciali dove oltre al calcio si trova tutti e di piu'. (L'impianto del Toronto e' uno dei piu' piccoli del campionato avendo una capienza di 31.000 spettatori).
L'anno scorso hanno assistito alle partite della Mls una media di circa 22.000 spettatori a partita, quarto posto in ordine di affluenza al mondo.
I biglietti negli stadi americani costano tra i 17 e i 500 dollari.
10. A Toronto si va dai 35 dollari della piccionaia a 803.55 della prima fila a livello del campo. I biglietti nella prima meta' dello stadio sono di circa 300 dollari.
11. Nella Mls non esistono casi di stipendi non pagati o pagati in ritardo, se ci sono stati hanno mantenuto il segreto. Resta il fatto che nessuna squadra e' fallita, anzi il numero delle partecipanti aumenta di anno in anno.
12. Tutti i club della Mls sono finanziaramente sullo stesso piano: debbono rispettare il salary cup e possono ingaggiare tre elementi al di fuori dal tetto salariale.
Qui non e' possibile che un club possa spendere e spandere come il Psg, il Manchester United o la Juve.
Tre “designated player” aumentano il tasso tecnico e competitivo del club ma non lo rendono decisamente superiore agli altri.
Che le forze in campo siano finanziaramente bilanciate lo dimostra il fatto che ogni anno c'e' un campione diverso, non squadre che vincono scudetti a ritmo industriale, come la Juve, il Psg o il Bayern Monaco.
Il titolo, lo “scudetto” non lo si ottiene alla fine della stagione regolare – quando si assegna il cosiddetto Supporters Shield - ma dopo il playoff al quale accedono le prime sette squadre delle due Conference.
L'esistenza del playoff fa si' che le partite delle regular season non abbiano il valore cruciale delle gare di Serie A dove per un pareggio si perde lo scudetto.
Insomma, nella Mls per i tre punti si gioca senza lo stress caratteristico dei campi di calcio maggiori, senza troppa tensione in campo sugli spalti non ci sono mai incidenti.
Il soccer non ha ultras.
Non ci sono tifosi violenti, politicamente motivati o semplicemente scostumati.
Non ci sono i cori sboccati e razzisti.
Nel playoff si va avanti ad eliminazione diretta.
Non esiste la retrocessione, quindi c’e’ il tempo di programmare e costruire la squadra per il domani.
Non c'e' tatticismo esaperato, si gioca a viso aperto sempre con il piede a tavoletta.
I giocatori non fanno sceneggiate quando subiscono un fallo e non aggrediscono verbalmente l'arbitro per un corner dato o non dato.
Gli arbitri non sono costantemente sotto tiro, i media non infieriscono anche dopo un grosso errore.
Se un arbitro dello Stato di New York, o dell'Ontario, viene designato per una partita del New York City o del Toronto Fc, non ci sono polemiche ne' prima ne' dopo il match.
Anche nell'hockey, o nel baseball, non ha importanza il luogo di nascita, o di residenza, dei referee.
Il Var - che qui viene chiamato video replay – e' in funzione dell'arbitro perche' dopo la segnalazione dalla regia lui va al monitor, studia le immagini e decide.
Il Var del soccer sui fuorigioco chiarisce presentando la traettoria della palla e la posizione dei giocatori senza spaccare il capello in dieci parti con ipotesi alternative.
In conclusione, la Mls non e' un campionato per i puristi del bel gioco, ma qualcosa di buono si vede.
Inoltre, il bel gioco esiste sui campi della Serie A?
nicolasparano.com