Hazzate olimpiche: le scarpe extralarge il segreto di Jacobs. Acqua dolce o acqua salata, per Greg Paltrinieri fa lo stesso

Gregorio Paltrinieri nuota in mare verso il bronzo della 10 chilometri

Gregorio Paltrinieri nuota in mare verso il bronzo della 10 chilometri

Italia-Canada 35-17.

No, non e' il risultato di una partita.

I due numeri sono le medaglie conquistate fin'ora (mentre scrivo e' giovedi' 4, ore 9 am) dai due paesi.

7 ori, 10 argenti , 18 , totale 35, per la nostra patria di origine.

4-5-8, totale 17 per la bandiera con la foglia d'acero alla quale abbiamo giurato fedelta' per libera scelta.

Non male, anzi molto bene perche' Italia e Canada hanno sbalordito prendendosi gli ori della velocita' pura - dominio di giamaicani e amerikani - con Marcell Jacobs e Andre' De Grasse.

Un'impresa che in pochi hanno sottolineato e' stata la medaglia di bronzo vinta da Gregorio Paltrinieri nei 10km di fondo.

La gara di fondo si disputa in mare aperto, avete presente la famosa Napoli-Capri?, si nuota tra le onde e magari tra i pescecani.

Con questo bronzo il romagnolo, che mesi fa aveva dovuto battere anche la mononucleosi, ha dimostrato di saper vincere sia nell'acqua dolce (argento negli 800 stl) che in quella salata.

Non mi risulta che nessun altro al mondo lo abbia mai fatto.

Impresa da copertina anche quella di Andre De Grasse nei 200 metri che Livio Berrutti vinse a Roma nei Giochi del 60.

Il veterano sprinter di Toronto, classe 1994, che nei cento era finito terzo, nella distanza doppia ha finalmente centrato l'oro ponendosi di diritto al primo posto dei velocisti canadesi di sempre.

Sia Jacobb che De Grasse hanno soffiato l'oro sotto il naso dei favoriti storici, amerikani e giamaicani.

La Giamaica, comunque, continua sfornare super veloci atleti, uomini e donne, oppure, chissa'... sanno come coprire le tracce.

Il riferimento a Lance Armstrong e' puramente casuale.

Usain Bolt ha detto che Marcell ha vinto usando strane scarpette.

La stranezza era nella grandezza delle scarpe.

La suola extra large, stando al rosicon e di turno, aderisce meglio alla pista, quindi genera maggiore velocita'.

Hazzate, per dirla alla toscana.

In questi giochi i telecronisti vanno in brodo di giuggiole appena c'e' un connazionale in gara.

Lo fanno tutti, indistintamente.

Ma i teleparlatori canadesi hanno un piano B: se non ci sono atleti di casa da osannare, il loro tifo passa agli americani.

Alcuni commenti sono vere a proprie leccate, omaggi e inchini servili ai potentissimi atleti a stelle e strisce.

Incredibilmente stupido il commento alla distrosa staffetta degli americani nella 4X100.

“Hanno gli uomini piu' veloci della terra, dovrebbero vincere sempre...”, ha detto il tonto mezzobusto senza accennare alla peculiarita' delle gara dove per arrivare alle medagli si deve saper passare il...bastone.

“Sembravano dei liceali” ha commentato quel Carl Lewis che ha vinto oro olimpici con la pala, possibilmente con gli stessi “aiuti” che fecero piobare Ben Johnson dalle stelle alle stalle.

Fino ad oggi, la pipi' di tutti gli atleti sottoposti all'antidoping e' risultata come acqua di fonte, si fa per dire.

Sara' vero, boh?

Intanto a Tokyo si contiuano a friggere uova sull'asfalto, caldo e umidita' sono quasi ai livelli della Valle della Morte in California dove la media e' di una cinquantina di gradi.

Le condizioni nella capitale del Sol Levante sono talmente estreme che la finale di calcio Canada-Svezia e' stata spostata in orari piu' da cristiani. O meglio da cristiane.

Le ragazze canadesi hanno vinto tre medaglie olimpiche di bronzo consecutive.

Ora hanno la chance d'oro a 24 carati.

La Svezia e' favorita, sulla carta appare piu' forte.

Ma nel calcio non sempre vincono le squadre piu' forti.

Go Canada go.


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