Una civilta’ incivile

Due anziani avvolti nella bandiera nazionale

Siamo un civilta' incivile.

Non e' un aforisma.

E' la semplice, vergognosa e brutale verita'.

Per conferma chiedere a coloro che sono sotto tiro, gli anziani.

Retirement Home, Casa di Riposo: abbiamo scoperto che in molti casi - in particolar modo negli istituti privati che operano per raccattare soldi - sono la versione moderna delle celle dei condannati a morte.Ma i criminali vanno al patibolo puliti, senza piaghe e, se credenti, con il conforto di un sacerdote.

Gli sventurati parcheggiati in quegli orrendi posti chiudono orribilmente la loro esistenza, spogliati della loro dignita' di essere umani.

Muoiono sporchi nel loro escrementi, con le pianghe sul corpo perche' costretti nella stessa posizione per giorni e giorni .

Chi chiude gli occhi senza rendersene conto si puo' anche affermare che sia “fortunato”.

Non ci azzardiamo ad immaginare gli ultimi istanti di coloro sentono avvicinarsi la fine, terrorizzati, in uno stanzone puzzolente e senza il conforto dei loro cari per dir loro addio.

Come sia possibile che tutto cio' accade in un Paese come il Canada?

La colpa e' anche nostra, dei cittadini e del nostro modo di concepire la vita sia privata che pubblica.

Martedi' mattina sono stato testimone di un fatto semplicemente incredibile.

Prima di entrare nel supercato Cotsco della #27, una signora italiana sulla settantina si e' accasciata al suolo dietro il carrello che spingeva.

La signora era stata, come tutti gli altri, ad aspettare, sotto il sole, l'apertura del negozio.

Immediatamente soccorsa, la poveretta, che non aveva perso i sensi ma era chiaramente sofferente, sussurra che non vuole allertare nessuno dei familiari “per non disturbarli”.

Una soccorritrice agisce di testa sua, recupera il cellulare dalla borsa dell'inferma, trova nei contatti il numero di uno dei figli, gli telefona e lo informa della situazione della madre.

E qui arriva la sorpresa, agghiacciante per noi italiani: “Mandatela in ospedale, andro' a trovarla quando posso”.

L'insensibilita' di questo signore che non si precipita per vedere cosa sia accaduto alla madre sembra il primo sintomo di una situazione che portera' la povera donna ad essere parcheggiata in una Retirement Home.

Il che sarebbe accettabile - non moralmente ma di questi tempi la morale e' merce scarsa - se la Casa di Riposo fosse in regola, controllata veramente e puntualmente, in modo da offrire agli “ospiti” le comodita' ed il supporto dovuto agli anziani.

Ed ora eccoci alle Case di Riposo per profitto.

Questo settore e' stato quasi sempre ignorato ed abusato dai governi provinciali che si sono succeduti in Ontario negli ultimi anni.

La scure dei tagli si e' spesso abbattuta sulle istituzioni “pro povera gente”.

Quando l'attuale Premier entro' in carica con l'obiettivo di ridurre il deficit, comicio' a ridurre i fondi a destra e a manca.

Al settore ha appena tolto 34 milioni.

Senza quel contributi i proprietari delle Retirement Home tagliarono, a loro volta, personale, paghe e servizi.

E quando l'emergenza Covid-19 e' arrivata, le Case di Riposo sono diventate le trappole mortali descritte, con tipico e brutale realismo, dai soldati riservisti inviati, in fretta e furia, dal governo federale per rimpiazzare il persponale degli ospizi spesso a paga minima che si rifiutavano di diventare a loro volta vittime del virus.

Ma ci voleva la denuncia dei militari per scoprire come e perche' tanti morti negli ospizi?

Si e' sempre saputo che la maggior parte dei decessi a Toronto avvenivano proprio dove erano parcheggiati gli anziani.

Ed allora, perche' nessuno del governo ha mai indagato?

Anche gli altri partiti all'opposizione hanno perso l'occasione di indagare e denunciare prima del fatto e non dopo.

Il Premier si e' detto disgustato dalla situazione, affermando che non ne sapeva nulla.

D'altronde, che altro avrebbe potuto dire di questa situazione che sta aprendo qualche crepa nella sua fresca reputazione di leader forte in tempi di crisi?