Houston, we have a probelm

di Nicola Sparano

 

Il Napoli di oggi e’ come Apollo 13, la navicella spaziale che nel 1970 volava verso la luna.

Quegli astronauti risolsero il loro problema mentre erano nello spazio e  tornarono a terra sani  e salvi.

Il Napoli sta volando male con tendenza al peggio.

Piu’ dei risultati lo dicono le immagini.

Kvara esce scuotendo la barbetta.

L’uomo mascherato sbatte due dita (nella foto) in faccia al Mister.

Ne avesse usato uno solo, il medio, sarebbe stato il segnale di una rottura inguaribile.

Mandare il proprio boss affanculo non porta mai bene, ed io personalmente ne so qualcosa.

Del perche’ ed il percome Garcia abbia cacciato se stesso, ed il Napoli, in un mare di guai lo avrete letto e ascoltato da mille parti.

Inutile quindi rimestare l’acqua calda: Garcia non e’ Spalletti, il Napoli del primo e’ soltanto un parente alla lontana di quello del secondo.

Il duo delle meraviglie Kvara-Osi e’ scomparso, perche’?

Di persona personalmente oso dire da lontanissimo che il problema numero uno e’ la disposizione del centrocampo.

Da quello che si vede da settemila chilometri Anguissa e’ diventato l’impalpabile playmaker al posto di un quasi invisibile, ed inservibile (nella nuova posizione) Lobotka. Da parte sua il terzo figo del bigonzo, Zielinski,  quasi non sa che pesci prendere, dove posizionarsi per l’assist o per il tiro.

 Il centrocampo, dai tempi dei tempi, e’ il motore della squadra, deve proteggere ed impostare.

A Bologna e’ andata bene la prima parte dell’equazione, la seconda ha lasciato a desiderare perche’ non ha saputo innescare l’attacco con palle corte, veloci e rasoterra in modo da sfruttare le doti tecniche ed acrobatiche di quei due il cui sistema nervoso ha raggiunto livelli da bollino rosso.

Osimhen ha sbattuto fuori il rigore che avrebbe coperto le magagne del momento ma non quelle future.

Il problema dell’Apollo 13 venne risolto nella navicella volante  dagli stessi astronauti.

Da Houston istruirono Jim Lovell, il  capo della missione, su cosa e come fare per aggiustare il guasto e salvare il salvabile.

Nel Napoli di oggi e’ Garcia il responsabile della navicella Napoli.

De Laurentiis, invece, ha il compito svolto da Houston: suggerire come risolvere il guasto e ripartire.

Presidente e tecnico sapranno dialogare senza scazzi per aggiustare il Napoli e ripartire?

Ripartire per dove?

Lo scudetto al momento e’ ipotecato dall’Inter al punto tale che anche in questo caso si potrebbe dire: Houston, we have a problem.

Il problema in questione non e’ della capolista ma di chi insegue.

Al momento non si vede chi potrebbe contrastare la cavalcata di questa Inter che ha un organico superiore a tutte le altre ed un tecnico – Simone Inzaghi – che dalla fine della passata stagione sembra non sbagliare nulla.

Del Napoli abbiamo gia’ detto, il Milan e’ cantiere aperto pieno di nuovi, la Juve non ha ricambi per un centrocampo farfallino.

Le altre?

Non ci sono altre, anche se le romane potrebbero farsi vive ed uscire dalla mediocrita’.

La Lazio di oggi, infatti, e’ troppo brutta per essere vera e Sarri prima o poi trovera’ il bandolo d ella matassa.

Anche la Roma ha il potenziale per risalire se l’infemeria resta vuota.

Chiusura con il  Lecce, insospettabile gradita sopresa di queste prime quattro giornate.

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