Scommesse, patteggiando con i pentiti non si risolve un tubo
di Nicola Sparano
Tanti soldi e tanto tempo libero da riempire in qualche modo.
Sono le due “cose” che hanno in comune tutti i giocatori professionisti di calcio, basket, hockey, football, tennis e compagnia bella.
La maggioranza e’ composta da atleti che sanno autogestirsi.
Poi ci sono coloro che hanno poco sale in testa, bamboccioni sedotti dalla ricchezza e dalla popolarita’.
Sotto tiro ci sono Fagioli - che sembra abbia perso una milione di euro – Tonali e Zaniolo.
Per i tre – e gli altri che eventualmente verranno – ci sarebbero tre anni di squalifica.
Fagioli sembra stia collaborando per avere uno sconto della pena.
Se e’ vero e’ il primo dei…pentiti.
Se la Figc riduce la squalifica al primo che si pente significa che non si vuole risolvere il problema alla radice o almeno limitarlo al massimo perche’ ci sara’ sempre qualche calciatore malato di ludopatia (dipendenza dal gioco d’azzardo) cui non basta il lauto stipendio che gli passa il club.
Per cercare di limitare il problema bisognerebbe usare il pugno duro e stabilire delle regole di comportamento precise e lineari che decidano in un solo grado di giudizio, immediatamente senza andare per le lunghe.
Negli Stati Uniti chi scommette illegalmente non ha sconti e paga immediatamente. Ecco cosa dice il reglamento del baseball:
“Chiunque sia associato alla MLB scopre di aver violato la Regola 21, che vieta le scommesse piazzate su partite di baseball che non coinvolgono le loro squadre, rischia multe e una sospensione di un anno. Un divieto permanente – come quello tristemente dato a Pete Rose – viene imposto a chiunque sia associato alla lega che scommette su una partita in cui è coinvolto”.
Per quanto riguarda il football:
“Qualsiasi Giocatore che, direttamente o indirettamente, scommette denaro o qualsiasi cosa di valore sul risultato di una partita giocata da una Squadra del campionato gestito dall'Associazione, dopo essere stato accusato di tale scommessa, avrà l'opportunità di rispondere a tale addebiti dopo il dovuto preavviso e la decisione del Commissario sarà definitiva, vincolante, conclusiva e inappellabile. La sanzione per tale reato sarà a discrezione assoluta ed esclusiva del Commissario e può includere una multa, sospensione, espulsione e/o squalifica perpetua da ulteriore associazione con l'Associazione o qualsiasi dei suoi Membri”.