I vizi d’Italia, Draghi e’ diventato…draghino

Mario Draghi al Quirinale, non ha ancora cominciato che gia’ lo crticano

Mario Draghi al Quirinale, non ha ancora cominciato che gia’ lo crticano

di Odoardo Di Santo

Avevamo scritto la settimana scorsa che governare l’Italia e' un’impresa improba, o inutile secondo la citazione di Mussolini .

La ragione e' semplice .

E' impossibile aspettarsi che in Italia si contentino tutti o, peggio, che ci si aspetti che la minoranza

rispetti le decisioni della maggioranza.

Riassumiamo.

Nel 2018 gli Italiani elessero in gran numero i candidati  5 Stelle, quindi La lega, il Pd ed i Fratelli d’italia .

Gigino Di Maio Leader dei 5 Stelle, Matteo Salvini leader della Lega e Giorgia Meloni leader dei Fratelli d’Italia erano i tre leaders che andavano per la maggiore.

Nacque il governo Gialloverde con 5Stelle e La Lega.

Tre leaders con comune allergia verso l’istruzione e quindi con scarse credenziati scolastiche.

Dalle biografie di Wikipedia apprendiamo che Giorgia Meloni pare si sia arresa a sedici anni perche'

doveva fare politica, Salvini e Di Maio hanno trovato piu' facile fare politica che sudare sui libri all’universita'.

Dopo l’esperiena disastrosa del governo gialloverde con Di Maio e Salvini si consumo' sulle spiagge

di Milano Marittima, quando il capo leghista annuncio' al mondo che voleva pieni poteri,

il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo licenzio'.

Nacque il governo giallorosso spostato a sinistra e con l’altro Matteo, il narciso nazionale Renzi che

si era messo in testa di dettare le regole di governo con il 2% di approvazione nei sondaggi.

Conte lo fece fuori perche' alla resa dei conti Renzi con il suo parituccio Italia Via non contava niente.

Entra Draghi.

I giornaloni che contano annunciano trionfanti: “E' l’ora di Draghi”.

Il suo ingrato compito e' semplice da enunciare ma maledettamente arduo.

Deve combattere la pandemia e deve raddrizzare la disastrata economia italiana con i fondi del Recovery fund concessi dalla Unione Europea.

Il Professore stava cercando di capire che diavolo vogliono i duellanti dei partiti che incapaci di mettersi d’accordo avevano miseramente fallito.

Ma gia' si facevano critiche o velati veti su presunti orientamenti o decisioni che ancora non aveva ne'

preso ne' annunciato.

Viene presentato il nuovo governo e subito incominciano le critiche sulla competenza dei ministri nominati, proprio in Italia che aveva votato tre leaders, i quali, in un paese normale sarebbero rispediti sui banchi di scuola.

I giornalisti italiani, famosi per il sarcasmo con il quale stroncano le parti avverse, hanno gia' bocciato il nuovo definendolo con un diminutivo dispregiativo: draghino.

Il Professore criticato perche' ci sono ministri politici, dimenticando che il governo deve essere approvato dai parlamentari attuali eletti dagli italiani.

Ha nominato 8 ministri tecnici in ministeri chiave tra cui Daniele Franco direttore generale di Bankitalia, Marta Cartabia ex Presidente della Corte Costituzionale ed altri sei di cui confessiamo ignoranza.

Puo' darsi che non siano paragonabili con le competenze dei leader eletti dagli italiani, pero' qualche

conoscenza devono averla dei lavori che hanno fatto.

L’altro peccato mortale di cui viene accusato Draghi e' di non aver escluso dal governo questo o quel partito.

Un governo di emergenza se fa una scelta di campo a destra e a sinistra , torna automaticamenta alla situazione di Conte, governo abortito perche' nel pollaio non c’era possibilita' di accordo.

Se volete tornare con Renzi Narciso e la Babilonia, potevate tenetervi Conte che avete licenziato anche se era il politico piu' popolare in Italia.

Non avete bisogno del Professore Mari Draghi che tutti i leaders Europei hanno salutato come l’ultima spes per l’Italia.

Tenetevi Matteo Salvini, Di Maio e Giorgia Meloni e se proprio ne avete voglia tenetevi anche Matteo Renzi.

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