Il calcio cambia regola gol in trasferta. Ora si metta mano agli altri problemi

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di Nicola Sparano


Il mondo del calcio si e' data una mossa eliminando il valore doppio dei gol in trasferta.

A partire dalle gare di qualificazione 2021/22, in tutte le competizioni Uefa non ci sarà più la regola dei gol in trasferta. “Se le due squadre segneranno lo stesso numero di gol nel computo della doppia sfida - si legge nella nota dell'Uefa - l’incontro proseguirà con due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, se necessario, con i calci di rigore”.

“L’impatto della regola ora va contro il suo scopo originale in quanto, di fatto, dissuade le squadre di casa – specialmente nell’andata – dall’attaccare, perché temono di concedere un gol che darebbe agli avversari un vantaggio cruciale. Si critica anche l’ingiustizia, soprattutto nei tempi supplementari, di obbligare la squadra di casa a segnare due volte quando ha segnato la squadra in trasferta”.

Chiaramente la modifica e' stata dettata dalla necessita' di rendere piu' incerte le partite in modo da fare maggiore cassa con piu' pubblico e piu' sponsor.

Ora che si e' fatta la pipi' fuori dal vaso, nel senso che si e' infranto un tabu', bisognerebbe mettere mano ai problemi che stanno rendendo il pallone come una pezzo di gruviera, pieno di buchi.

Bisogna instaurare: 1) il salary cup, il tetto dei salari per i calciatori; 2) ridurre drasticamente i poteri dei procuratori; 3) snellire le societa' oggi piene zeppe di personaggi con costose cariche e compiti spesso inutili.

Naturalmente il provvedimento piu' importante sarebbe quello di far funzionare davvero il fair play finanziario, impedire che i club piu' ricchi, come il PSG, ramazzino fuoriclasse, giovani e meno giovani, sbilanciando ulteriormente il pianeta calcio.

Un altro grosso problema da risolvere e' il regolemento in generale e il protocollo per la gestione del Var in paritolare.

Le regole ci sono ma non tutti le interpretano alla stessa maniera.

Prendiamo per esempio il caso di un arbitro che si viene a trovare sulla traettoria del pallone.

La regola dice che il gioco deve essere interrotto immediatamnete e la palla data al calciatore piu' vicino all'azione.

Ebbene, ieri sera all'81' della partita di Copa America tra Colombia e Brasile l'arbitro non ha fermato il gioco dopo un tocco involotario, l'azione e' preseguita ed il Brasile ha pareggiato (papera di Ospina) e poi allo scadere ha vinto (2-1).

Ecco, l'arbitro protrebbe non essersi accorto di aver toccato il pallone, ma allora il Var che cosa ci sta a fare?, bastava rivedere l'azione e fare giustizia.

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