Il Napoli di ieri batteva squadroni e dominava un calcio piu' maschio. Oggi ci godiamo la “grande bellezza”

Maradona esulta dopo un gol al Milan

Franco Evangelista

Nico' e' meglio sto

Nappule o quello di

Maradona?

Saluti

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Un amico mi ha posto la bella domanda di cui sopra. Rispondo volentieri a Evangelista dilungandomi un tantino per evidenziare le differenze tra le due squadre entrambe magnifiche, la prima con due scudetti sul petto, la seconda incompiuta, per poco tempo ancora.

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di Nicola Sparano

Il Napoli di Maradona venne fuori dopo un paio di anni, a quel punto divenne grande perche' al mitico Diego – che ancora non esagerava con la farina da naso – diedero comprimari di lusso, Careca, Bagni, Giordano, Pecci, De Napoli, Garella, Carnevale eccetera. Da notare che nei 7 anni di Maradona, dal 1984 al 1991, il Napoli conquisto' 2 Scudetti, 1 Coppa Uefa, 1 coppa Italia (in un fantastico double insieme al titolo italiano), 1 supercoppa Italiana e un titolo di capocannoniere (Maradona con 15 gol nella stagione 1987-88, primo nella storia azzurra), tra i titoli più significativi.

Da notare inoltre che il Napoli di allora vinse battendo squadroni come il Milan degli olandesi, la Juve di Platini, l'Inter di Mattheus, la Fiorentina di Baggio, la Roma di Giannini.

Il Napoli di oggi – che non hancora vinto niente, scio' scio' facciamo i dovuti scongiuri - e' nato ed e' esploso all'improvviso, alzi la mano chi immaginava potesse diventare la “grande bellezza” che sta stupendo l'Italia, l'Europa, il mondo, con il suo gioco scintillante, di prima, in verticale, autentica macchina da gol che ha un bomber eccezionale in Osimhen e un ragazzino venuto dal freddo, Kvaratskhelia, che studia da...Maradona.

Il Napoli di ieri era guidato da un ingovernabile Maradona – non si allenava mai, andava e veniva dall'Argentina quasi a piacere - e vinceva lottando contro difese grantiche, tutti giocavano con il libero all'insegna di prima non prenderle e si marcava ferocemente ad uomo, attaccati alla maglia e ai testicoli dell'avversario piu' temibile. Allora non c'erano i tre punti, il pareggio era una mezza vittoria e per difendere lo 0-0 si meneva senza pieta', chiedere, per credere, a Pasquale Bruno (Torino) e Gentile (Juve) le cui “vittime”, pero', incassavano da uomini veri e non da effeminati piagnoni come oggi che dopo uno sgambetto fanno i morti, rantolano come in fin di vita, piangono come se davanti corpo della madre per poi resuscitare e correre a protestare contro il fischiatore di turno.

Oggi si gioca come sappiamo, senza libero, a zona, ci sono cinque cambi , c'e' il fuorigioco millimetrico e il chiacchieratissimo sistema Var che ne combina mille e una notte.

Con la vittoria che vale tre punti anche le “piccole” provano a vincere, fermo restando persino le “grandi”, a volte, piazzano 10 uomini dietro la palla e tirano a campare sperando che l'”episodio” sia a favore e non contro.

Insomma oggi non ci sono piu' i difensori/difensori di una volta, si gioca di meno per le tante interruzioni, si gioca a zona, gli spazi ci sono soltanto se si e' abili nel cercarli.

Pero', diciamocelo papale-papale, di squadroni veri in campionato, oltre al Napoli, non ce ne sono. Le presunte grandi – Juve, Milan, Inter – non hanno personalita' e giocano all'antica, in orizzontale, poi palle lunghe alla “hail Mary”.

A questo punto c'e' chi si chiede: lo stapotere del Napoli e' merito proprio o demerito degli altri?

La risposta, a mio parere, sta nei gol fatti (64) e subiti (13) e nel distacco abissale in classifica.

Inifine, qualora non fosse stato ancora chiaro: Il Napoli di Mardona era caratterialmente piu' forte perche' batteva squadroni agguerriti, sudando e sputando sangue su ogni pallone.

Anche il Napoli di oggi e' forte, anzi fortissimo, ma in maniera diversa: vince quasi forzare, allegramente, attaccando in verticale, sempre e comunque a prescindere dal nome dal blasone dell'avversario di turno.

Il Napoli di Maradona ha dominato la Serie A per 4-5 anni, la prima squadra del Sud ad interrompere il monopolio delle nordiste.

Il Napoli di Spalletti, che sta dominando e vincera' almeno lo scudetto, cosi' com'e' potrebbe non avere tempo a disposizione per allungare la striscia vittoriosa, visto che il duo delle meraviglie OsiKvana sta facendo sbavare gli sceicchi ed il Real e che De Laurentiis potrebbe vendere per fare cassa e comprare altri tre/quattro potenziali giovani stelle.

Ma questo accadra' domani, se accadra'.

Per ora godiamoci la “grande bellezza” di questo stratosferico Napoli.



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