In attesa di Insigne il Toronto Fc risparmia e comparisce coi giovani

Yayden Nelson gol al debutto nel Toronto Fc

di Nicola Sparano


Il pallone e' il pallone ma il soccer non e' il calcio, naturalmente.

La differenza e' nella qualita' dei pedatori, nella tattica studiata a tavolino ed imposta dal tecnico e nel modo di programmare la stagione.

Nel calcio vero si parte per: 1) vincere il titolo; 2) qualificarsi per le due coppe; 3) per salvarsi.

In queste due corse ogni punto perso per strada conta, eccome.

Nel soccer MSL le coppe non esistono, la retrocessione non c'e' – resti dove sei anche da maglia nera della classifica - e lo “scudetto” lo puo' vincere anche la squadra che chiude il campionato regolare all'ottavo posto, l'ultimo che vale l'accesso al playoff dove, poi, con gli scontri diretti tutto puo' accadere.

In base a queste premesse si capisce perche' ogni campionato di calcio vero e' diverso da quelli del soccer.

Nel calcio vero, prendiamo quello della Serie A, nessuna societa' punta sui giovani, se ci sono languiscono in panchina.

Sotto la torre le cose stanno diversamente: i giovani ci sono e giocano.

Il disegno del club che si e' dissanguato per sedurre Lorenzo di Frattammagiore, e' di puntare sui ragazzi del vivaio per risparmiare e comparire, come si dice dalle nostre parti.

Ieri sera contro il Salt Lake City, squadra della capitale dei Mormoni, il Toronto FC ha strappato un bel pari (2-2) grazie alla prodezze di minorenni fatti in casa - Kosi Thompson e Yayden Nelson – entrambi di 19 anni.

Bradley padre, il coach, negli undici di partenza ha schierato, oltre al 19enne esterno difensivo a destra Thmpson, anche il 21 Luca Petrasso (esterno sinistro d'attacco) e il 22 enne Jacob Shaffelburg ( incontrista votato alle ripartenze). Nel corso della partita sono entrati: Jordan Perruzza (21 anni, attaccante), Deandre Kerr (19 anni, attaccante), Kadin Chung (21 anni, difensore) e Yaden Nelson (19 anni, attaccante).

Il lungo crinuto Nelson, subentrato della ripresa, ha bagnato il debutto frealizzando il 2-2 finale con un tiro da 35 metri che ha uccellato il portiere avversario fuori posione.

Bella comunque la freddezza del ragazzino pronto a concludere dopo aver sradicato il pallone di piedi del capitano avversario

. Eccellente anche la rete dell'1-1 realizzata da Thompson con un destro a volo dal dischetto dopo un perfetto cross di Shaffelburg.

Sulle reti dei locali molte le responsabilita di Micahel Bradley e di Lucas Mac Naughton. Il capitano ha lasciato troppo spazio a Justin Meram, attaccante dell'Irak nato negli Stati Uniti Irak. Mac Naughton e' saltato a vuoto sul cross che Damir Kreilach ha controllato di petto prima si trafiggere l'incolpevole Bono.

Tutti i giovani schierati nella terra dei Mormoni hanno ripagato la fiducia del tecnico con ottime prestazioni. I veterani, invece, hanno lasciato a desiderare. Bradley figlio cammina poco e male, per certi versi ricorda un brasiliano della Roma, Andrade, che negli Anni 80 i tifosidella Lupa chimavano “er moviola” per la sua scarsa propensione alla corsa. Anche Pozuelo e' poco mobile, a volte estraneo dal gioco. Il centrale Carlos Salcedo, era in campo quando il Toronto ha realizzato il 2-2, ma a dieci dalla fine e' stato espulso con rosso diretto per un calcione troppo alto.

Per concludere, coach Bradley sta lavorando guardando al futuro, cioe' aspetta Lorenzo Insigne per fare da balia al suoi ragazzini.

E puo’ farlo con calma, da queste parti tifosi, stampa e social media, comunque vada, non sparano mai a zero.

Previous
Previous

C’era una volta la Settimana Santa

Next
Next

Bobo Vieri aveva due anni quando il padre Bob segnava a Toronto