Inghilterra: allarme per l'uso dello “snus”, la moda prima o poi arrivera' anche in Italia
(La sostanza emette una carica di energia e aumenta la capacità di recupero. I giocatori di hockey la usano da anni).
Se non c'e' gia', tra poco la moda dello “snus” arrivera' anche in Italia dove si usa “copiare” tutto il made in England.
Cosa e' lo snus?
E' un sottoprodotto del tabacco che sta prendendo sempre piu' piede tra i calciatori della Premiership inglese.
Nolti calciatori professionisti, comprese le stelle della Premier League, sono dipendenti dal prodotto che alla lunga crea dipendenza e potrebbe essere addirittura cancerogeno.
Testimonianze dirette e immagini tv mostrano, appunto, come i giocatori lo utilizzino anche durante i match.
“È un argomento un po' tabù; nessuno ne parla - ha detto Lee Johnson, il manager di Hibernian - Ma è diventata una cultura. Sta peggiorando e dobbiamo istruire questi ragazzi perché crea dipendenza. Non credo che capiscano la vera minaccia di ciò a lungo termine”.
Lo snus si vende anche in bustine come quelle del te'.
Si assume posizionandolo tra il labbro e la gengiva superiore tenendolo in bocca per un periodo di tempo variabile da qualche minuto a diverse ore.
Lo snus emette una carica di energia prima della partita e aumenta la capacità di recupero.
Di per sè non si tratta di una sostanza dopante, perciò, non è bandita dagli organi di comando del mondo calcio, ma lo snus è illegale in molti Paesi europei eccetto Svezia (dove si produce dalla bellezza di 153 anni) e Norvegia.
Portare e vendere snus in Italia è vietato e la pena prevede una sanzione amministrativa che può variare da 30.000 a 150.000 euro per ogni spedizione.
Lo snus e' legale in Canada e negli Stati Uniti.
Tra i giocatori di hockey su ghiaccio e di football, lo snus non è mai stato una rarità, e sempre più calciatori professionisti prendono anche lo snus per sperimentare una carica di energia prima della partita e per aumentare la loro capacità di recupero.
In Inghilterra lo snus non può essere prodotto.
La sostanza si produce in Svezia ed è possibile farla arrivare nel resto d’Europa direttamente dal Paese scandinavo.
Esistente in due tipi sul mercato (sfuso o in porzioni), l'utilizzo dello Snus prevede di posizionarlo in bocca tra il labbro e la gengiva superiore tenendolo in bocca per un periodo di tempo variabile da qualche minuto a diverse ore.
Il primo ad essere immortalato con lo snus fu Jamie Vardy nel 2016. L'attaccante del Leicester che con Ranieri vinse a sorpresa lo “scudetto” inglese, ha anche scritto del suo uso dello snus nella sua autobiografia.Un paio di sequenze video-clip sono state prese come testimonianza diretta. Nella stagione attuale Bertrand Traoré dell'Aston Villa era seduto in panchina e pensava che nessuno avrebbe mai notato il suo movimento. Sfortuna volle che in quel momento la telecamere inquadrasse il tecnico, Unai Emery, e indugiasse su di lui. Non passò inosservato il gesto del giocatore che in maniera frettolosa inserì qualcosa in bocca e lo sistemò sulla gengiva con le dita. L'attaccante negò che fosse snus ma quella breve clip circolata sui social insospettì.
Un'indagine recente (quella condotta da The Athletic più di recente e dal Daily Mail in passato) ha confermato come il consumo sia molto più diffuso di quanto si pensi tra i calciatori, tanto dei settori giovanili quanto in altre categorie fino alla stessa Premier.
Non si sa se la moda dello “snus” abbia gia' fatto proseliti negli altri campionati top.
L'esperienza pero' insegna che prima la tendenza di scopiazzare il made in England (e Stati Uniti) si allarga dappertutto al mondo, in Italia meggiormente.