Inter, come se niente fudesse: Conte resta, Marotta ed Ausilio anche

Conte e Zhang la stretta di mano che sancisce il finale a tarallucci e vino

Conte e Zhang la stretta di mano che sancisce il finale a tarallucci e vino

TORONTO, 25 agosto – “Come se niente fudesse…..”cantavano in un famoso carosello degli anni “70. Proprio così: come se nulla fosse all'Inter e' restata tutto tale e quale. Una volta Roberto Bettega mi confido' che certe dichiarazioni in particolari momenti erano soprattutto sceneggiate per spingere i tifosi e l'opinione pubblica in una certa direzione.

La telenovela Conte-Inter e' finita a tarallucci e vino, come avevo gagliardamente pronosticato mentre tutti davano il tecnico come sicuro partente. Il patron cinese ha le tasche profonde, ma pagare tre tecnici in una volta – Spalletti, Conte ed il suo eventuale sostituto – sarebbe stato troppo anche per lui.

Inoltre, con il passare di giorni la fronda anti-Conte si e' ammorbidita e la prospettiva di avere al suo un altro ex juventino, per di piu' ex milanista, ha fatto innestare la retromarcia a parecchia gente.

Conte ha dunque vinto, evidentemente, ha visto accontentate le proprie richieste rinforzi di qualita', e una maggiore autonomia all'inglese di coach-manager.

Che sull'Inter sia tornato il sereno, almeno in apparenza, è testimoniato dal fatto che nessuna testa è caduta: il presidente Zhang ha infatti confermato anche l'amministratore delegato Marotta e, soprattutto, il direttore sportivo Ausilio.

Ma da oggi sia Marotta che Ausilio avranno meno voce in capitoli di Conte.

Su questo potete scommetterci.

* Qui di seguito il titolo e l'inizio del pezzo nel quale avevo scommesso che Conte sarebbe rimasto dov'era.

Scommettiamo che Conte non se ne va?

TORONTO 21 agosto – Antonio Conte non se ne va, statene certi. Quello che ha detto e non detto dopo la partitaccia persa contro il Siviglia e' un depistaggio come a promozione di Pirlo il giorno dopo la cascata in Europa della Juve. Mosse dettate dalla necessita' di spostare il tiro sugli errori, ed orrori, commessi in campo ma anche nel mercato. Ormai il calcio si gioca piu' fuori che dentro il campo. I tifosi si fanno suggestionare dalle parole, mai nessuno spiega i veri motivi delle sconfitte.  

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