John Charles e Justin Fashanu: flop clamorosi negli Steelers di Hamilron
Hamilton, estate 1987 – Gli Steelers, nati da una costola degli Italo-Canadiens, hanno avuto un padre-padrone vincente che non ha badato a spese per ingaggiare elementi famosi e chiacchierati per vincere quello che c’era da vincere nel soccer canadese.
Mario Di Bartolomeo ha infatti portato nella sua squadra di Hamilton nientedimeno che John Charles nel 1987 e Justin Fashanu nel 1990.
Il gallese Charles (classe 1931, deceduto nel 2004) dal 1957 al 1962 fece grande l'attacco della Juve allora forte anche di Omar Sivori e Giampiero Boniperti. Al primo anno alla Juve vinse lo scudetto che la Vecchia Signora non vedeva da sette anni.
King John, detto che il Gigante Buono, dopo essere stato anche alla Roma (un anno) termino' la carriera un un club gallese di seconda fascia dove resto' fino al 1974.
Da quell’anno al 1987 scomparve dal mondo del pallone.
Quando, nel 1987, sbarco' alla corte di Mario Di Bartolomeo era finanziaramente e fisicamente alla frutta per avere un rapporto molto stretto con la bottiglia.
Il patron degli Steelers offri a King John la chance si rifarsi vita e carriera.
Charles fu preso per la panchina, ma trascorse la maggior parte del suo tempo in tribuna stampa con l’incarico, onorifico, di direttore sportivo.
Quell'anno gli Steelers partecipavano al debutto del campionato “professionista” (Eastern Canada Professional Soccer League) ideato e guidato, male, dall'inglese di turno, Dale Barnes. La CPSL chiuse nel 1992.
Fashanu, goleador molto particolare
Justin Fashanu, inglese di origini nigeriane, fu il primo giocatore di calcio a dichiararsi apertamente gay.
Fashanu aveva scioccato il maschilista mondo del calcio quando aveva rivelato le sue tendenze gay.
"So di esporre il fianco, so che saro' ridotto in fiamme" aveva previsto, e cosi'fu.
Dopo quella confessione le sue quotazioni crollarono e finirono tutti con fallimenti i suoi ingaggi, con squadre come Manchester City, West Ham, Hearts of Midlothian, Leyton Orien, Newcastle.
Fashanu era un attaccante centrale possente, specialista nei colpi di testa e nelle...gomitate al marcatore di turno.
Nel 1980 era nel Norwich City realizzo' un gol incredibile contro il Liverpool (vincerà il titolo per il Gol dell'anno alla BBC) e il Nottingham Forest sborso’ una cifra record per averlo.
Fashanu diventa infatti il primo giocatore di colore ad essere pagato un milione di Sterline e viene convocato nella Nazionale under 21 inglese.
Però inizia il declino, anche se ha una fidanzata viene trovato spesso in locali gay e inizia ad essere deriso e attaccato dai compagni e dal suo allenatore che lo definisce pubblicamente un "fottuto finocchio".
La sua parabola discendente lo porta negli Stati Uniti.
Gioca nel Miami Heat (12 presenze, 5 gol), poi nell’Edmonton Brickmen(26 presenze, 17 gol ).
In quegli anni, nel soccer americano e canadese, il mercato era sempre aperto, i giocatori potevano passare libera mente da una squadra all’altra.
Il bomber gay, dopo un tentativo fallito di ritornare in a giocare in Inghilterra, torna in Canada in cerca di qualche ingaggio che trova ad Hamilton.
Viene assunto nel 1990 da Mario Di Bartolomeo che spera nei suoi gol per vincere il campionato CPL.
Invece dei gol arrivano pero' le grane. In una occasione Di Bartolomeo gli commino' una maxi multa (sembra di 25.000 dollari, ma forse la cifra e' esagerata).
Fashanu fu ceduto, l'anno dopo, al Blizzard dopo che il calciatore e il presidente erano venuti alla mani proprio durante una partita con il Blizard.
Dopo la parentisi canadese Fashanu gioco’ negli Stati Uniti dove, nel 1998, venne accusato di aver stuprato da un ragazzo di 17 anni.
Prima di essere arrestato riusci' a scappare in Inghilterra dove, il due maggio del 1998, si impicco' in un garage.