“Juventini sempre zoccolo duro della Nazionale”John Groe: “L'Italia ci ha fatto godere, ora spetta alla Juve”

Il vice presidente Joe Ciraco con Giorgio Chiellini in uno scatto ante Covid

Il vice presidente Joe Ciraco con Giorgio Chiellini in uno scatto ante Covid

di Nicola Sparano

TORONTO – La travolgente ed esaltante vittoria azzurra agli Europei ha riempito di orgoglio tutti i tifosi italiani del mondo, per una volta uniti e compatti nel sostenere gli azzurri senza tener conto del colore della maglia del club di appartenenza.

Ora che l'Europeo e' finito non e' peccato pensare al campionato e tornare a sventolare la bandiera della squadra del cuore.

Gianpiero (John) Groe, juventino doc, presidente del club bianconero di Toronto che ha il piu' alto numero di iscritti fuori dallo Stivale, ci tiene a precisare come ogni volta che la Nazionale ha vinto qualcosa di importante, il suo zoccolo duro era composto da Juventini.

“Nel 1982 c'erano Zoff, Cabrini, Scirea, Gentile, Tardelli, Paolo Rossi. A Berlino nel 2006 c'erano Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Camoranesi e Del Piero. In questi Europei i biancoeri erano quattro, tre di loro determinanti per la conquista della coppa”, puntualizza Groe sintetizzando il loro contributo.

“Chiellini?: grande capitano, una colonna, ha giocato meglio di quanti tutti si aspettassero. Speriamo, ci aguriamo, che il suo fisico regga ancora per un altro anno, o due”.

“Bonucci?: un vero leone, un muro, un leader dentro il campo e nello spagliatoio. Quando e' servito e' andato anche in gol. E che gol e' stato il suo”.

“Chiesa?: E' stata la sua consacrazione a fuoriclasse. Sara' un a colonna della Nazionale, e della Juve, per molti anni ancora”.

“Bernardeschi?: In campionato non ha reso molto, in nazionale ha dimostrato di essere un elemento di sicuro affidamento”.

“Allegri?: Il Mister e' l'usato garantito. La prova e' nei titoli vinti. Inoltre e' una garanzia sul pianno caratteriale, sa tenere saldo lo spogliatoio e dai suoi uomini ha sempre ottenuto il massimo. Allegri deve innanzitutto vincere il campionato e portarci il piu' vicino possibile a quella benedetta coppa”.

“Ronaldo?: Ha un anno in piu', ma la sua classe resta giovane. Costa molto, e' vero. Ma e' anche vero che uno come lui e' meglio averlo con te che contro”.

“Rinforzi Juve?: Almeno un centrocampista di qualita' e un attaccante centrale che abbia il vizio del gol”.

“Arrivabene?: E' l'uomo nuovo della societa'. Speriamo riesca a lavorare bene con il presidente Agnelli e con Pavel Nedved”.

John Groe, 44 anni, nato a Toronto da genitori calabresi, e' stato sempre un ardente amante della Signora bianconera; da poco meno di un anno e' la forza trainante del club bianconero di Toronto e dintorni.

“Sono cresciuto tifando Juve, per anni sono stato un tifoso come tanti altri, poi ho deciso che la squadra avesse bisogno di un maggiore e piu' organizzato sostegno. Ho ereditato un grande club che oggi ha il record mondiale di iscritti fuori dall'Italia, il quinto in tutto il mondo”.

Il presidente ci tiene a sottolineare il perche' Juventus Doc Official Fan Club Toronto

primeggia: 450 iscritti, tre sezioni: Toronto, Southwestern Ontario (intolatata a Del Piero), Northern Ontario (Gigi Buffon); il piu' alto numero di iscritti (Largest Foreign Fan Club 2021 for Juventus), primo riconoscimento di numero uno al mondo; club nei primi cinque al mondo in fatto di iscritti; il piu' numeroso Soccer Supporters Group in Canada

Ora che si puo' finalmente viaggiare e una volta che si conoscera' il calendario della stagione 2021-22, il presidente si attivera' per portare molti dei soci a Torino, per conoscera da vicino la squadra e ammirarla in almeno due partite.

“Brava Italia, ci hai fatto godere, ora spetta alla Juve farlo”, conclude il presidente.

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