La pucundria si combatte cercando di sorridere

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Toronto, 22 novembre 2020 - Attenzione, popolo del web. Oggi provo a farvi sorridere, abbiamo tutti bisogno di mandare la... pucundria in quel posto indicato dal dito medio alzato.

Cos'e' , direte voi, questa napoletanata della pucundria?

I dizionari la definiscono come semplice “malinconia”, ma qualunque napoletano saprebbe spiegarvi come in realtà questa parola racchiuda in sé significati molto più complessi, difficilmente traducibili. È infatti impossibile spiegare il suo significato in italiano senza ricorrere a lunghe perifrasi: la pucundria indica uno stato d’animo senza contorni ben definiti, una tristezza dolorosa che si avvicina alla malinconia ma che si trascina dietro anche la noia, l’insoddisfazione e la solitudine.
Personalmente di persona (come scriveva la buonanima del grande siculo Camilleri), similmente a tutti coloro che sono agli arresti domiciliari, tengo (ho) quella pucundria figlia di quello scurnacchiato (napoletano: che non ha vergogna) del virus (pronunciato con accento sulla u, please).

Il mal di pancia che viene dalla testa e' nato poco dopo la comparsa della suddetta scurnacchiata e, mannaggia la miseriaccia maiala, sta ancora con noantri (romanesco, noi).

Per avere una mezza idea di quando togliera' il disturbo facendo tornare la normalita', mi sono rivolto agli astri, cioe' all'oroscopo.

Oroscopo, ad occhio e croce, significa:  profezia sul futuro di un individuo, fondata sul rapporto tra la posizione degli astri, la data e l'ora della sua nascita.

In parole povere, pinsellacchere e cazzerellate, per dirla alla Toto', su questo e quello che potrebbe catapultarsi sulla vitaccia, giorno dopo giorno.

Io non ci credo del tutto, ma similmente al malocchio e alla fattura non chiudo la porta, come disse un cattolico che si era convertito anche al buddismo e a Maometto: non si sa mai cosa troci all’aldila’.

Ed allora, senza alzare il ciul (friulano, sfondo della schiena) dalla sedia, ho navigato il web per dare una guardata a quello che mi riserva il resto di questo anno con tre C (come coce covid).

Comiciamo rendendo noto che il mio segno e' il Toro essendo nato il 21 aprile (compleanno in comune con Roma citta' e madama Betta d'Inghilterra).

La prima cosa che ho trovato nel mio oroscopo e':

“Le piccole cose fanno una grande differenza. Ricorda, la gentilezza che hai immesso nell'Universo tornerà verso di te con effetto molteplice. La giornata porta con sé anche la promessa di gioia, risate e follia. Dimentica per un po' di essere adulto, condividi aneddoti della tua vita e ridi come se fossi all'asilo”.

La gentilezza che hai immesso nell'Universo?

Quando mai. che grentilezza? Il mio corpo di gentile non ha nada, la mia coccia idem con patate, forse dentro c'e' qualcosa..., ma condividere gli aneddoti della mia vita (giornalistica) l'ho sto facendo da alcuni mesi e ridere su me stesso lo faccio da anni ed anni (con i Controsport).

La seconda voce nell'oroscopo e' la seguente:

“Il tuo vero problema è la pigrizia, l’amore per le abitudini”. 

Voglio bene alle abitudini e' vero - espresso senza zucchero, ragu' e ziti la domenica, un bicchiere o due di quello buono, scendere dal letto con il piede destro, dare una sgrullatina ai cosiddetti quando si parla dell'aldila' – ma sulla pigrizia non ci siamo manco per niente.

Nel senso che mi piace fare le cose chjànu chjànu, piano piano, ma alla fine le faccie, le cose.

Inoltre, tanto per mettere i trattini sulle t, io personalmente di persona in mezzo secolo, anno piu' anno meno di Canada non ho mai preso l'Employment Insurance, come a dire che ho sempre lavorato, sempre fino a quando la “scurnacchiata” mi ha pensionato defintivamente.

Ora, comunque, come sa chi mi leggiucchia, ancora lavoro, nel senso che scrivo per voi, ma anche e sprattutto per me stesso.

Bene, andiamo avanti con l'oroscopo altrimenti si fa notte.

La seconda voce segnala, attenzione a Mercurio, il pianeta non l'elemento chimico e nemmeno quel mio ex vicino di casa calabrese.
“Questo Mercurio ti guarda stortissimo. Come il neonato inglese che strappa dal viso del medico che l’ha fatto nascere la mascherina, anche tu non vedi l’ora di fare qualche scherzetto a chi ti capita a tiro”.

Una volta lo scherzo l'ho tirato agli amanti della pedata italica di Toronto: scrissi un articolo molto convicente che Alafini e Anastasi, allora in rotta con la Juve, sarebbero venuti a giocare nell'Italia del compianto presidentissimo Gino Ventresca. Fu un pesce di aprile profetico, anni dopo Altafini venne veramente a giocare per gli azzurri di Toronto.
Altre voci pronosticate:

“La tua allegria contagia e attrae”.

Sara', forse. Con i nipoti vado forte, si scompisciano quando mi esprimo in...italiese.

“Sbuffi come una locomotiva di fronte alla fotocopiatrice”.

Sissignore, quando non capisco il linguaggio del computer mi inchianano i cosiddetti.

“ Di salute sei ok, anzi sei carico e pronto a conquistare il mondo”.
Prima di tutto tocco ferro e sgrullo i cosidetti, poi mi domando a dico: lasciami la salute, il mondo se lo prendano gli altri, a meno che non sia il pazzoide con il pagliaio in testa.

Coraggio, comunque e sempre, anche questa “nuttata adda passa’, dove passare”

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