La Serie A dei falsari, i giocatori fanno sceneggiate per rubacchiare
(da un articolo del Corriere dello Sport)
------ L’allenatore dell’Atalanta Gasperini ha attaccato con forza il calcio di oggi lanciando un’accusa che non può passare inosservata: «Noi italiani stiamo contagiando l’Europa. In questa incertezza di regole gran parte dei giocatori ci sguazzano, si buttano, strillano, fanno sceneggiate solo per rubacchiare e ingannare».
* Ha ragione quando sostiene che «questo non è più calcio». Non si capisce quando e come debba inte rvenire il Var, perché se non lo fa per una carezza, ma carezza vera, di Hien a Nilsson, trasformata follemente in rigore, non serve a niente.
** È difficile stabilire se la moda degli urlatori, dei cascatori, dei... falsari del gioco sia nata in Italia o altrove. Anche se non rientra in pieno in questa casistica, ricordiamo sempre il biscotto fra Danimarca e Svezia (poteva finire solo 2-2 e finì 2-2) che mandò a casa gli azzurri nell’Europeo del 2004. Lo ricordiamo per dire che un certo piacere a rendere falso il gioco per girarlo a proprio favore esiste anche nei Paesi non latini. Ora però si sta esagerando da tutte le parti. Se prima ogni squadra aveva un tuffatore, oggi ne ha molti di più. Di questo triste fenomeno ce ne siamo accorti in modo evidente durante il Covid.
*** Con le tribune vuote e i microfoni a bordo campo si sentivano delle urla terrificanti per un banale contrasto di gioco, urla ingiustificate per l’entità dello scontro che servivano solo per ingannare l’arbitro. Anche gli arbitri, sia chiaro, hanno delle colpe, ma chi consegna loro le regole, cambiandone l’interpretazione ogni anno, chi stabilisce che è comunque rigore un leggero tocco di mano in area, non li aiuta, anzi, li condiziona, li frastorna.
*** Si sta esagerando, siamo usciti dal terreno della furbizia e siamo entrati in quello dei falsari.