Toronto 1991, Sacchi e la partita dei chiodi

Paolo Maldini e Franco Baresi intervistati  da Nicola Sparno al Varsity Stadium prima di Milan-Benfica del 1991

Paolo Maldini e Franco Baresi intervistati da Nicola Sparno al Varsity Stadium prima di Milan-Benfica del 1991


TORONTO, giugno 1991 – Il turf del campaccio CNE in riva al lago era legato al terreno con i chiodi che si usano nei cantieri. Quando Arrigo Sacchi vide i “chiodoni” per poco non gli venne un infarto.

“Voi siete pazzi, questo non e' un campo di calcio ma un cantiere”, tuono' il tecnico che stava per cedere la panchina rossonera a Fabio Capello.

In quel giugno del 1991 il Milan giunse da Toronto, via Marsiglia, dove il 20 marzo aveva smarrito nell'oscurita' la possibilita' di difendere la Coppa Campioni vinta nella finale dell'anno prima contro il Benfica (1-0, rete di Rijkaard).

Il match di Marsiglia e' passato alla storia per la decisione di Galliani di ritirare la squadra dopo che l'impianto di illuminazione era tornato in funzione.

In quel momento il Marsiglia, che aveva pareggiato all'andata, era in vantaggio per 1-0.

Galliani sperava che la partita potesse essere ripetuta.

Invece l'Uefa concesse il 3-0 a tavolo ai francesi.

Due mesi dopo quel passo falso, il club rossonero era a Toronto per un triangolare con il Benfica e una selezione della Canadian Soccer League.

Sacchi aveva con se tutto il Milan, Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini e tutti gli.

Il Benfica, allenato dall'ex tecnico della Lazio, Sven Goran Eriksson.

La terza squadra del triangolare era la selezione della CSL allora allenata dal bomber italiano nato in Sud Africa, per anni attaccante dell'Inter, Eddy Firmani.

Si doveva giocare alla Cne che aveva una capienza di 40.000 posti.

Ma il problema dei chiodi porto' la competizione al Varsity Stadium (capienza massima 22.000) allora di proprieta' di Steve Stavro.

Il milionario macedone, c he poi avrebbe acquistato i Maple Leafs, pretese 75.000 dolari e una percentuale dell'incasso.

Alla fine del torneo la lega CSL, allora presieduta da Mario Di Bartolomeo, prese un bagno notevole, nonostante i 20.392 spettatori di Milan-Benfica (1-1) e i 15.723 di Milan-Csl (2-2).

Rossoneri e portoghesi diedero vita ad una bella gara che probabilmente si sarebbe conclusa con la vittoria del Milan se l'arbitro poliziotto, il tristemente famoso Gordon Arrowsmith, non avesse annullato un gol regolare di Rijkaard.

Segno' prima il Milan: Daniele Massaro a segno con un gran tiro dal limite dopo una pregevole azione personale. Nella ripresa il pareggio di Paulo Sousa, ex futuro allenatore della Fiorentina.

Ad un quarto d'ora dalla fine, Rijkaard scodella in rete dopo una triangolazione ma Arrowsmith annulla per fuorigioco. I milanisti non ci stanno e protestano, nel mucchio qualcuno, forse Rijkaard, rifila uno psintone al ref.

Cosi' Arrowsmith passa alla storia per aver preso spinta da due famosi olandesi, Cruyff a Washington, e Rijkaard a Toronto.

Il piu' famoso degli olandesi del Milan, Marco Van Basten, segno' uno dei due gol con I quali i rossoneri pareggiarono, 2-2, con la Csl All Star.

La rete del pareggio milanista fu realizzata da Massimo Agostini che riprese un punizione di Marco Simone respinta dalla barriera.

Probabilmente Agostini era in off side, ma l'arbitro americano Vince Mauro convalido' la rete.

Rossoneri ospiti del Milan Club Toronto

I tifosi del Milan di Toronto si strinsero intorno ai loro beniamini. Tra l'altro, in onore del Milan fu organizzata una festa alla Tony's Ballroom, promotori Anselmo Beretta, Joe D'Aloisio e Rocco Catenacci.









Previous
Previous

Controsport: la pestilenza Kung Flu e la “crapetta” del latte a domicilio

Next
Next

Mexico 70: Italia-Germania 4-3, la partita della rinascita azzurra