Toronto, il virus ha spento anche le luci di Natale

Sembra la copertina di un libro di fiabe, e’ l’incredibile, spettacolosa luminaria dei De Sario prima che il virus spegnesse parte delle luci

Sembra la copertina di un libro di fiabe, e’ l’incredibile, spettacolosa luminaria dei De Sario prima che il virus spegnesse parte delle luci

Casa De Sario, lavori natalizi in corso; Angela invita tutti a supportare l’ospedale dei bambini

Casa De Sario, lavori natalizi in corso; Angela invita tutti a supportare l’ospedale dei bambini

Questo sara' il Natale piu' “scuro” da 21 anni a questa parte.

Il nemico invisibile ed implacabile che tiene in ostaggio il mondo intero e che ci sta imponendo di vivere mascherati, impauriti, lontani perfino dal sangue del nostro sangue e senza il conforto di baci e abbracci, ha spento anche le luci di Natale della villetta piu' illuminata di Toronto.

Da sempre le feste sono state caratterizzate dall'utilizzo di fonti di luce per rendere il senso di gioia e allegria. 

In un caso, quello dei coniugi di origini baresi, Amatore e Pat De Sario, la loro “luminaria” e' servita a raccogliere fondi per l'ospedale Sick Children di Toronto, i cui dottori specialisti, anni or sono, salvarono la vita alla figlia Angela, colpita da una rara forma di diabete quando aveva 8 anni.

Angela, che e' nel “mezzo del cammin” della sua vita, oggi conduce una esistenza normale, controllata ma normale.

“E' triste – ha commentato mentre i suoi genitori lavorano davanti casa per addobbarla in misura minore rispetto agli anni normali – che il virus abbia tolto cosi' tanto a tante persone, soprattutto ai bambini malati. Invito tutti a supportare l'ospedale dei bambini, Sick Children. Le donazioni potranno essere fatte nell'apposita cassetta davanti a casa nostra, dove negli anni sono stati deposti circa duecentomila dollari. Ringrazio pubblicamente quanti hanno trasformato l'idea dei mei genitori in un qualcosa di grande che neanche il virus potra' fermare del tutto”.

L'idea di utilizzare gli addobbi di Natale per raccogliere fondi nacque mentre il nativo di Cellamare, Amatore, stata montando alcune luci natalizie. Essendo elettricista, posiziono' le sue luci in modo da avere effetti visivi diversi. All'improvviso davanti alla villetta di De Sario spunto' una vera a propria luminaria da fare invidia a quelle dei paesi italiani in occasioni delle feste patronali.

“Non abbiamo mai contato il numero delle lampadine – puntualizza la “mente” del progetto, la signora Pat - qualcuno ha azzardato: 50.000. Forse e' un numero per eccesso, ma certo che l'effetto visivo e' stupefacente, meraviglioso, unico come attestato dalle persone che l'hanno ammirato per anni”.

Il papa' di Angela, che si chiama Amatore come il santo patrono del suo paese in provincia di Bari, e' il “braccio” della luminaria. E' lui che posiziona le luci e fa in modo – tramite due trasformatori speciali- che non si spengano mai.

“Normalmente – spiega Amatore - cominciamo a montare le luci ogni inizio di ottobre e per il primo dicembre eravamo al cento per cento. Quest'anno il virus ci ha condizionato. Dobbiamo “downside”, come si dice. Non avremo, putroppo, tante luci come in passato. Il tetto non sara' piu' illuminato come in una fiaba, molte decorazioni sono conservate nel garage in attesa del Natale 2021. Nonostante questo la nostra luminaria sara' lo sesso bella da vedere ed ammirare”.

Angela concorda con il padre ed aggiunge: “Le persone possono passare davanti casa in auto, lentamente, con i finestrini abbassati e le maschere al viso. Cosi si potra' continuare a fare del bene, alla faccia del virus”.

*Casa De Sario e' situata al numero 165 di Benjamin Boake Trail (Sheppard e Keele)


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