Trudeau ha gettato la spugna
Il PM paga per la disastrata condizione del Canada. Ora i liberali sceglieranno il nuovo leader, poi elezioni
di Odoardo Di Santo
Il Primo ministro Trudeau ha posto fine a settimane di incertezza e confusione annunciando le sue dimissioni e lasciando pero’ senza risposte le domande su come si giungerà ad un nuovo leader e specialmente in vista delle minacciate tariffe di Donald Trump ripetute sarcasticamente alla notizia delle dimissioni di Trudeau.
Non secondaria la decisione unanime dei partiti di opposizione di innescare una elezione appena si presenterà l’opportunità.
Trudeau ha annunciato di sospendere (prorogue) il Parlamento fino al 24 marzo.
Il che significa che in effetti viene annullato tutto il lavoro legislativo che non ha ricevuto l’approvazione finale tra cui il documento finanziario all’origine della crisi .
Ha dichiarato la sua intenzione di restare leader del partito liberale e primo ministro fino a quando , parole sue, sarà scelto un nuovo leader “attraverso un robusto, e competitivo processo nazionale.”
Quanto alle ragioni delle dimissioni nessuna responsabilità personale .
Incapace come sempre di una minimo di umiltà spiega le sue dimissioni con l’impossibilità di superare “le battaglie interne” al gruppo parlamentare (caucus) del partito di cui e’ leader. Colpa degli altri.
Niente a che vedere con le esplosive dimissioni del Vice Premier e ministro della Finanze Chrystia Freeland che il 16 dicembre scorso si apprestava a presentare al parlamento il documento economico per l’anno 2025 e che Trudeau aveva chiamato per annunciarle che sarebbe stata rimossa da Ministro della Finanze .
Dal 16 dicembre in poco piu’ di tre settimane il governo ha perso i Primo Ministro ed il vice Primo Ministro creando caos ed una guerriglia interna di cui Trudeau ha la paternità.
In queste settimane durante la pausa natalizia i gruppi parlamentari liberali delle province Atlantiche, dell’Ontario, della BC e del Quebec, viste le prospettive elettorali disastrose,si sono armati di coraggio per cosi dire ed hanno chiesto sempre piu’ vocalmente le dimissioni di Trudeau, la cui impopolarità ha raggiunto vette stellari.
Da mesi nei sondaggi dell’opinione pubblica Trudeau si classifica a più di venti punti al di sotto di Pierre Polievre il leader del Partito Conservatore ugualmente detestato, il che e’ quanto dire.
Come prevedibile I partiti di opposizione non hanno risparmiato di criticare le tattiche dilatorie di Trudeau.
Il leader del Partito conservatore Pierre Polievre che sta avanti nei sondaggi , come fa da tempo, ha richiesto elezioni subito, seguito dal leader le Partito Quebecois Yves-Francois Blanchet.
Il leader dell’NDP Jagmeet Singh ha notato che il problema sono i liberali con gi stessi valori e stessa ideologia ed opportunismo.
Chiunque sarà il leader liberale non fa differenza per Singh perché i liberali hanno deluso i canadesi e non hanno diritto ad una nuova chance.
Trudeau per quanto lo riguarda ha detto di essere fiero di aver lavorato “per la classe media”, proprio così, in generale.
Non si e’ scusato con i canadesi per il caos che ha scatenato.
Ha detto di non avere molti rimpianti.
L’unica cosa che ha menzionato è la decisione di aver abbandonato la riforma della legge elettorale in senso proporzionale che aveva sbandierato ai quattro venti nel 2015 quando promise che quelle elezioni sarebbero state le ultime fatte con la legge uninominale che ha prodotto governi di minoranza.
Naturalmente Trudeau non si e’ preso la responsabilità di aver combattuto unilateralmente per bloccare la riforma.
Nel 2015 il governo di Trudeau aveva la maggioranza assoluta in parlamento.
Alle elezioni del 2019 risultò eletto un governo di minoranza .
Nel 2021 Trudeau sciolse il parlamento nella speranza di ottenere la maggioranza assoluta ma gli elettori gliela negarono .
Con il governo di nuovo minoritario, per permettere al parlamento ed al governo di funzionare fu raggiunto un patto legislativo programmatico tra il partito liberale è l’NDP, unica soluzione possibile in Canada.
In Europa paesi come la Germania, l’Italia, la Francia, la Spagna, il Portogallo votano con il sistema elettorale proporzionale che tradizionalmente produce governi di coalizione,.
Cosa sa che sarebbe avvenuta se Trudeau non si fosse ostinato per opportunismo a rinnegare la sua promessa del 2015.
Grazie all’accordo con l’NDP, obtorto collo, Trudeau ha portato avanti una agenda di riforme sociali considerevoli.
Dopo estenuanti trattative il governo ha fatto approvare dal Parlamento il Pharmacare cioè l’assistenza farmaceutica, l’assistenza dentistica, l’assistenza all’infanzia (childcare) che avrà benefici importanti e durevoli sull’economia.
I governi di solito definiscono le spese come investimenti per il futuro.
Mai come in questo caso la scelta è più appropriata.
L’economia cresce e le donne ne beneficiano quando entrano nella forza lavoro e possono lavorare grazie al programma childcare (asili infantili) pubblico finora in mani private e a scopo di lucro e pertanto inaccessibili a gran parte delle donne a basso salario. La riforma è stata sostenuta da sempre e con convinzione dall’NDP.
Durante i suoi anni di governo Trudeau ha raddoppiato il debito pubblico.
Dal 2015 Trudeau ma messo sulle spalle delle future generazioni canadesi un debito pari a quello di tutti i primi ministri dal 1867.
Generalmente I canadesi non stanno a preoccuparsi dei miliardi di deficit.
I grandi numeri sono astratti.
Ma guai se il governo non mantiene le promesse.
Trudeau ha definito Chrystia Freeland leale partner che lo ha sostenuto sempre ed e’ corresponsabile delle decisioni del governo, nel bene e nel male.
Il tandem Trudeau Freeland ha fallito di mantenere le promesse fatte sul deficit in un tempo quando tutti i canadesi tirano la cinghia.
Hanno aumentato i dipendenti del pubblico impiego ( civil service) e simultaneamente hanno speso miliardi di dollari in contratti con privati.
I canadesi sanno che le cose vanno male e non meglio , basta vedere l’inflazione, l’economia in recessione latente, il prezzo delle case di fuori della portata non solo dei cittadini a basso reddito, l’inabilità di costruire nuove abitazioni, la disoccupazione crescente (in Ontario 8%).
Per non parlare della crisi della sanità con pronti soccorsi allo stremo e milioni di canadesi senza medico di famiglia.
Il Canada fu costruito letteralmente dagli immigrati.
Se si escludono le Prime Nazioni e i Meticci, le nostre famiglie hanno radici fuori di questo grande paese ,i l nostro Canada.
Di conseguenza i canadesi hanno sempre apprezzato l’immigrazione e gli immigrati.
La ripresa economica dopo la pandemia del Covid fu possibile grazie ad una grande ondata di immigrati.
Le università ` e collegi post secondari furono sostenuti finanziariamente da un grande numero di studenti stranieri.
Per la prima volta , senza un programma governativo queste ondate di immigrati hanno generato un sentimento di malessere non per xenofobia contro gli immigrati ma perche’ ha creato problemi prevedibili non solo di disponibilità ma anche di accesso ai servizi sanitari e di istruzione .
Un serio problema e’ quello dei costi e della mancanza di abitazioni.
I giovani canadesi danno la colpa a Trudeau e in numero crescente vanno verso Polievre il leader conservatori che ne sta beneficiando immeritatamente.
L’inflazione post Covid e la mancanza di case ha creato una nuova categoria di senza tetto, cittadini pensionati con basso reddito.
Trudeau non si consulta e non sa ovviamente come pianificare e il risultato e’ stato un disastro economico e sociale.
Trudeau ha ottimi ministri dell’ambiente.
Ma per lui l’ambiente è un’occasione per dimostrare di essere virtuoso, puro PR.
In un rapporto della commissione dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile il governo è stato richiamato per non essere riuscito a raggiungere i suoi obbiettivi e gli obblighi internazionali.
Trudeau esce dalla scena autore di un colossale fiasco.
Non si capisce bene la ragione ma già circolano nomi di potenziali candidati per rimpiazzare il leader sconfitto.
Pare che nessuno abbia visto il vecchio film di Kim Campbell che in circostanze simili alle attuali, prese il manto del Primo Ministro Mulroney quando questi si dimise a furor di popolo.
Il partito conservatore che aveva la maggioranza assoluta in parlamento, alle elezioni che seguirono fini con eleggere due soli deputati. Anche Kim Campbell perse il seggio.
Non hanno nemmeno letto il grande oratore romano Cicerone che ripeteva che la storia è maestra della vita.