Truth and Reconciliation Commission, e’ tempo di giustizia per le vittime dell’olocausto culturale

La foto scattata nel 1960 ritrare un gruppo di bambine in una delle famigerate scuole residenziali

La foto scattata nel 1960 ritrare un gruppo di bambine in una delle famigerate scuole residenziali


di Odoardo Di Santo

Rosanne Casimir Kupi7 (Chief) della banda Indiana Tk’emlips te Secwepemic  di Kamploops  ha rivelato la scoperta   in una fossa comune senza nomi di 215 corpi di  bambini  che erano stati segregati  nella Indian Residential School  e che non tornarono a casa.

Per molti e' stato come un pugno allo stomaco.

Ma come in Canada, la patria dei Canadesi “buoni”?

Eppure  le vicende della Scuole Residenziali non e' ne’ nuova ne' sconosciuta, ma e una realta' frutto di una mentalita' razzista ed oppressiva che per oltre 120 anni le classi dominanti canadesi ed i mezzi di comunicazione  al loro servizio hanno fatto di tutto per ignorare.

Le Scuole Residenziali  furono istituite dal Primo Ministro Canadese Sir John MacDonald che nel 1883 decise che i bambini indigeni dovevano essere separati forzatamente dalle famiglie.

La ragione obbrobriosa e disgustosa di ineguagliato razzismo data da  Ma Donald secondo i resoconti del Parlameno  era:

“Quando la scuola e’ nella riserva il bambino  vive con i  genitori che sono selvaggi...Egli e' semplicemnete  un selvaggio che sa  leggere e scrivere”.

Aggiunse : “Inoltre i bambini indiani devono essere sottratti per quanto possibile all’influenza  dei genitori e l’unico modo di farlo  deve essere di metterli  in scuole centrali di apprendistato dove  acquisteranno abitudini e modi di pensare degli uomini bianchi”.

Questo bieco razzismo mise in moto  decenni di  abuso fisico e sessuale in 130 Scuole  Residenziali sparse per tutto il Canada.

L’orrore delle scuole le residenziali fu notorio sin dall’inizio del 900.

Nel 1907 il Giornale Ottawa Citizen riferi' l’allarme suonato dall’ Ufficiale Medico capo  Federale Peter Henderson Bryce sulle disatrose condizione delle scuole residenziali che affermo' “basta dire che  di 1537 bambini di cui si ha notiza il 25 %  sono morti”.

Un genocidio.

La stampa  vergonosamente propagava la versione buonista  del governo.

Nel 1937 lo Star scriveva che “ una disabile bambina indiana salvata  dai missionari dalla tortura in una    riserva,  un'altra  di quelle incredibili storie  di crudelta' indiana”.

La scuole residenziali  furono gestite dalla chiesa cattolica dal 1890 al 1969 ed in seguito fino al 1978 dal governo federale.

In questo lungo lasso di tempo mentre migliaia di bambini sottratti  alle famiglie morivano, le classi dominanti guardavano dall’altra parte, ignorando le crescenti denunce  dei capi indiani  che chiedevano ai governi  di fare chiarezza.

Finche' il governo fu convinto a formare una Commissione definita “Truth and Reconciliation Commission”.

Secondo l’ex Senatore  Murray Sinclair Presidente della Commisione  nel 2007 al governo fu richiesta la modesta somma di $ 1 milione mezzo, per permettere alla Commisione una completa inchiesta per esplorare tra l’altra la localita' della tombe  a nome dei sopravissuti ed il pubblico canadese.

La richiesta fu negata.

Secondo la Commisisione 150.000 bambini First Nation, Inuit e Meticci furono posti nelle scuole residenziali  e  per mancanza di prove stimo' ad oltre 4000 i morti .

Per il Sen.  Sinclair le morti sarebbero state circa 20.000.

Molti bambini venivano sepolti  in fosse comuni senza nome.

Veniva rifiutato di inviare le salme alla famiglie perche' troppo costoso.

Nel rapporto  la commissione sottolinea  che a parte il fatto di essere rimossi forzatamente dalle famiglie molti bambini nelle scuole residenziali soffrirono  abuso fisico  emotivo e sessuale e  furono privati di cibo e di nutrizione corretta e soffrirono : “un tasso di morti molto alto particolarmente durante  i tempi di  epidemie o di malattie”.

Un genocidio culturale sanci' la Commissione.

Sei anni dopo il rilascio del rapporto nulla e' successo fino alla rivelazione della scoperta di 215 bambini in fosse comuni.

Il governo come e' ormai abitudine non solo non ha fatto nulla ma secondo lo Star Trudeau ha  difeso  il lavoro fatto per la “riconciliazione” e il giorno dopo lo scoppio dela bomba ha detto che “Riconciliazione prende tempo e deve essere fatta in collaborazione con le comunita' indigene. Campa vcavallo.

Intanto ha fatto abbassare le bandiere  a mezz’asta per una settimana, sperando che la bufera passi.

Ma la risposta emotiva dei canadesi e' stata immediata ed inaspettatamente corale.

Trudeau come di solito ha mostrato tutta la sua partecipazione con foto ricordo e viso compunto davanti ad uno spontaneo Memorial  imporvvisato  da cittadini comuni.

La storia pero' non finisce qui.

Lo Star  ha graficamente   espresso  in una vignetta la vacuita' del  Primo Ministro Trudeau che si vede dire ad un Indiano “prometto azione concreta  per le Scuole Residenziali” e l’Indiano che risponde : “Io sto ancora aspettando l’acqua potabile pulita”( promessa da Trudeau dal 2015).

Nell’editoriale, dopo aver scritto che nel 2019 il governo stanzio' in bilancio senza seguito $33 milioni per creare un registro  del tombe e l’identificazione  dei bambini  e rinviare le salme i resti alle famiglie, lo Star conclude la necessita' di consultare  ampiamente le comunita' voluta da Turdeau,  non sia una scusa per non far nulla..

Di fronte alla reazione popolare il governo contrariamnte alla realta' dei fatti, ha deciso di dare l’impressione di muoversi  ed ha stabilito di usare $ 27 milioni dei $33 per indentificare i luoghi di sepoltura ed i nomi dei bambini scomparsi .

  Il Ministro  dei rapporti con gli indigeni Carolyn Bennet che siede sulla poltrona dal 2015 ha avuto l’ardire di dirci che “lo sviluppo di un  piano nazionale di azione e' una priorita' del governo federale,e degli altri governi”.

I leaders dell’opposizione hanno chiesto al governo di muoversi .

Non e' piu' tempo di simbolismi - ha detto il Leader dell’NDP Jagmeet Singh - e’ tempo di azione. E' tempo di giustizia”.       

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