Vitalizi, la casta senza pudore prende gli italiani per i fondelli
di Odoardo Di Santo
Paese straordinario la nostra Italia con panorami di sconfinata bellezza, tesori di arte accumulati nei secoli che ne fanno un museo vivente, sopravissuto alle dissacrazioni dei predoni che hanno fatto man bassa per scopi personali.
Un popolo che quando gli viene data la briga fa grandi cose e si fa notare ed apprezzare specialmente nei paesi di emigrazione.
In Canada nel giro di una generazione gli italocanadesi si sono integrati nella societa' e con duro lavoro e perseveranza hanno conquistato posizioni di rispetto.
E non solo nel campo dei lavori manuali essendo “blue collars” il grosso degli emigrati del dopoguerra.
Ma anche nel campo delle professioni dove eccellono tanti immigrati recenti che in Italia non avevano possibilita' di sbocco.
Ci scusiamo se arrossiamo leggendo sui media le cronache di Italia .
E`dell’altro ieri il titolo criptico di un giornale che suonava cosi: “Casta senza vergogna restituisce il vitalizio a Roberto Formigoni”.
Una piccola fugace ricerca su google ci ha chiarito che l’agenzia Ansa alle 21:03 di martedì 18 maggio ha lanciato un flash che diceva: “Il consiglio di garanzia del Senato ha confermato la sentenza di primo grado che ha restituito i vitalizi a Roberto Formigoni e ad altri parlamentari ai quali era stato tolto in quanto condannati”.
I vitalizi , ignoti in Canada, sono emolumenti ,una rendita o erogazione mensile per i parlamentari ma non una pensione contribuitiva, previsti dall'articolo 69 della Costituzione italiana,del 1946 (quando l”italia era povera, ndr) limitati “allora” all'indennità ed alla diaria.
La disciplina interna alle Camere per' piano piano ha arricchito tali emolumenti in “autodichìa” , espressione arcana che in parole che comprendiamo tutti da la prerogativa ai due rami del Parlamento di decidere le questioni “pro domo sua”, internamente.
Fino al 2012 avevavo diritto al vitalizio anche i parlamentari in carica per un solo giorno.
Tutti gli ex prendevano il vitalizio nel paese della cuccagna.
Nel 2015 il Presidente del senato Pietro Grasso emise una decreto con valore di legge con cui veniva revocato il vitalizio ai senatori corrotti condannati con sentenza definitiva.
Formigoni è ai domiciliari dal 22 luglio 2019: è uscito dopo 5 mesi di carcere e in totale deve scontare 5 anni e 10 mesi.
A febbraio 2019 la Cassazione ha sancito in via definitiva la sua condanna per corruzione con i soldi sottratti dalla casse dell’istituto Maugeri di Pavia e dell’ospedale San Raffaele di Milano.
Ill 17 settembre 2019 la Corte dei Conti lombarda ha condannato Formigoni e compari al risarcimento di un danno erariale di circa 60 milioni di euro.
Nell’agosto 2018 la Corte dei Conti di Milano ha convalidato il sequestro dei beni di Formigoni fissati a 5 milioni di euro sotto forma di vitalizi, immobili, pensione e conti correnti ; nel provvedimento della corte si legge che avrebbe percepito benefit per oltre 5 milioni di euro.
I beni già confiscati a Formigoni comprendono 32 mila euro in tre conti correnti, box, un terreno, abitazioni a San Remo e Lecco e la metà della villa di Arzachena, in Sardegna.
La decisone del Consiglio di garanzia del Senato di restituire il vitalizio a Formigoni ha provocato una comprensibile reazione del pubblico .
Quindi e' stata presentata una mozione al senato dal PD, 5 Stelle per annullare la decisione di ridare il vitalizio a Formigoni.
Una decisone di buonsenso mentre milioni di Italiani onesti sono senza lavoro e stanno soffrendo le pene della pandemia.
Ma siamo in Italia paese unico dotato di impareggiabili risorse.
I signori senatori hanno votato non solo la mozione presentata dal PD, 5 Stelle e Leu che “revoca la restituzione del vitalizio” al corrotto Formigoni, condannato al carcere, ma ne hanno votato altre due opposte presentate da Italia viva e da Fi, Lega e FdI che difende le decisioni del Consiglio di garanzia” contro la revoca dei vitalizi”.
Una presa per i fondelli che italiani non meritano.
Proprio senza pudore.