Zompanguollo e tuttocennato, i giochi dei tempi belli

La catena del gioco zompanguolo

La catena del gioco zompanguolo

Il gioco delle biglie, anche un cane vi partecipa

Il gioco delle biglie, anche un cane vi partecipa

 

Zompanguollo, tuttocennato, battimuro per i guagliuncielli, campana e nascondino per le ragazzine. Gente con i capelli grigi ricordate come giocavate negli anni belli di una volta?

Il tuffo nel passato e' scattato nell'osservare quei fetentielli dei mei nipoti alla prese con i loro giochi elettronici.

A mio parere quei marchingegni fanno piu' male che bene al cervello, mentre fisicamente rinforzano soltanto i polpastrelli della dita usate per spingere i tasti.

Che differenza con i nostri giochi!

Li' ci voleva destrezza fisica, colpo d'occhio e intuito nel fare la mossa giusta al momento giusto.

Premesso che non ricordo esattamente come si chiamavano quei giochi, ricordo che “zompanguollo” era posizionare, curvato in avanti e poggiato al muro, il ragazzo piu' grande, seguito da altri tre o quattro in ordine fisicamente decrescente. Poi gli altri a saltare piu' avanti possibile sui gropponi della catena umana.

Usavamo monete sopravvissute al fascismo.

“Battimuro” si giocava con le monete sopravvissute al fascismo, che non valevano niente.

Si sbattevano sul muro e chi si accostava di piu' vinceva la moneta.

Un altro gioco era quello dove si usava la parola “tuttocennato” per dire che la moneta, o la biglia, doveva essere lanciata sul terreno cosi' come era, senza possibilita' di rimuovere gli ostacoli.

Con le biglie si faceva il Giro d'Italia o si bocciavano scagliandole tra pollice e indice.

Nel “trix” Smith era imbattibile

C'era un gioco, che forse si chiamava “trix”, o qualcosa di simile.

Il gioco prevedeva disegnare sulla polvere un quadrato nel quale spingere le monete usando due dita della mano.

Si usava l'indice come grilletto, da sopra a sotto.

Soltanto Eduardo detto “Smith” l'indice lo posizionava sotto il pollice e vinceva sempre lui.

Smith (nomignolo ereditato dal nome del cane da caccio di suo padre Gennaro) e' stato sempre il piu' bravo, ed il piu' fortunato, nei vari giochi. Ricordo che una volta che stavamo sperimentando con il poker, prese due carte e fece scala reale!

Guerra in tutte le salse, spade, arco e frecce

Giochini semplici ed innocenti a parte, noi maschietti giocavamo anche alla guerra.

Nelle Terme, chiuse di inverno, ma noi saltavamo il muro, ci armavamo con spade di legno e facevamo i moschettieri senza andarci troppo per il sottile. Popolarissino era la guerra con arco e frecce. L'arco lo si otteneva curvando un ramo e legando le due estremita' con uno spago. Chi era fortunato aveva i raggi delle biciclette, con quelli l'arco era piu' potente e preciso. Per frecce usavamo un'erba alta, secca e con le radici a forma di patate. Incoccato l'arco si andava alla ricerca del nemico. Io ricordo di aver preso, e dato, colpi in ogni parte del corpo, volto incluso. A pensarci, che rischi correvamo, ma nessuno si e' mai fatto male seriamente. Chi aveva qualche bitorzolo lo copriva per non farlo veder dai genitori, altrimenti sarebbero state altre botte.

Qualche sculacciata andrebbe bene anche oggi, ma a farlo si rischia la pace in famiglia.

Il coccodrillo non aveva i denti

L'altro giorno hanno fatto venire la strizza a quanti abitavano nei pressi di un laghetto di Toronto perche' vi avevano avvistato un coccodrillo. Polizia e vigili del fuoco si sono precipitati ad intervenire. Ed hanno scoperto che il coccodrillo era un... castoro (beaver). E' stato un caso di mistaken identity, uno scambio di indentita', ossia l'allarmista ha preso... palle di ciuccio per lampadine elettriche

Le lumache e il colpo della strega

Ho ricevuto via posta elettronica quattro ricette per cucinare la lumache.Tutte partivano dal presupposto che gli animaletti con le corna prima di finire in padella dovevano spurgarsi, come a dire liberarsi del digerito. Le ho chiuse in un recipiente con forellini, ed ora aspetto che facciano i comodacci loro prima di consumare la mia vendetta. Perche' mi debbo vendicare? Nel raccogliere gli animaletti mi si e' ingrippata la schiena nella versione canadese del colpo della strega, non mia moglie, l'altra.

Modestia a parte, mi leggono anche dall'Olanda

Molte persone, non quantifico per modestia, sfogliano la pagina www.nicolasparano.com e leggono i resoconti degli incontri con sportivi famosi. Ho gia' detto che mi leggono dalla Cina, quattro volte da Shanghai, una da una localita' non precisata. Un lettore si e' fatto vivo dall'Olanda, dal Texas mi ha scritto Enzo Iammatteo, ex collega al Corriere Canadese dell'era Dan Iannuzzi. Dagli Usa hanno aperto la pagina da New York, Pennsylvania, Michigan, Virginia, Florida, Iowa e Utah. No, da Los Angeles nessuno si e' ancora fatto vivo, si vede che Al Pacino, Robert De Niro e Sylvester Stallone sono in tutt'altre faccende affaccendati. Naturalmente il grosso dei contatti e' dall'Italia e dall'Ontario. Mi leggono anche dal Quebec e dall'Alberta, Calgary ed una cittadina che si chiama Airdrie. Chi scrive dall'Aberta deve essere o il figlio di Vittorio Coco, oppure un paesano che lavora nell'estrazione del petrolio.

Bollettino di guerra – A tuttoggi in Canada i casi accertati di Coronavirus sono 59.474, le vittime in tutto il paese sono 3.682. In Ontario 17.553 malati, 1.216 i decessi. In Ontario siamo ancora in lockdown, chiusi, ma sembra ci sia la luce in fondo al tunnel.

Bollettino atmosferico – Ieri nuvolo, termometro sui 12 gradi, pochi uccelli in giro, per aria volano alcuni aerei, pochi ma ci sono, probabilmente trasportano attrezzi anti-virus.

La campana…

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